Ma… Ma… È veramente atroce.
Scritto e diretto da Goyer, che successivamente ha collaborato alla scrittura della trilogia sul Cavaliere Oscuro di Nolan (incredibilmente) ed è autore di cagate come Man of Steel e Batman v Superman (che comunque al confronto sono ottimi film), oltre agli altri due brutti film su Blade. Adesso immagino faccia l’addetto allo smistamento della posta, che è un lavoro più appropriato al suo talento.
Ma poi non fanno altro che ripetere per tutto il tempo “questo non è un film”, “questo non è un fumetto”, “questo non è un videogame”. L’odio. Da notare che non dicono neanche una volta “questa non è una pubblicità di iTunes”, perché obiettivamente sarebbe una bugia.
Una nota di merito al personaggio di Ryan Raynolds, la linea comica del film, del cui umorismo vanno matti alle scuole medie. Ma ci torneremo.
In origine avrebbero dovuto chiamarlo “Blade: Sessualizzazione”, poi però hanno optato per un più family friendly “Blade: Trinity”, in onore del corso di inglese. Tuttavia hanno lasciato abbondanti tracce di sessualizzazione, che mantiene un ruolo di primissimo piano. E quindi abbiamo un primo piano di un’erezione di Blade (fortunatamente vestito), non so perché, abbiamo la tipa che faceva Settimo Cielo seduta nuda sotto la doccia senza motivo, petti nudi a go go e, come dicevo, un umorismo da terza media su cazzi, scopare, culo, vagina, cazzi, scopare, culo, erezioni, cazzi, scopare, c**o e fottere. Con una nota qui e là di omofobia, che fa sempre bene.
Stranamente non lo hanno candidato agli Oscar per la miglior sceneggiatura non originale.