Storia morbosa di un’ossessione per la perfezione che travolge lo spettatore a tratti e lo fa ridere in altri. Si, parecchi in sala hanno riso in alcune scene, cosa per altro davvero irritante a mio avviso. Se ciò è avvenuto, però, qualcosa deve non aver funzionato. Nonostante la trama inconsistente e un Cassel fuori forma la Portman riscatta il film. Una delle prove migliori dell’attrice che candida e perversa allo stesso tempo turba e affascina, trascinando nel suo viaggio di autodistruzione lo spettatore sulle note di uno dei più bei balletti del XIX secolo.