Geniale, precursore e profetico. Su uno sfondo chiaramente distopico e pessimista prendono vita le originali ma soprattutto bizzarre avventure di Alexander DeLarge, “un giovane i cui principali interessi sono lo stupro, l’ultra-violenza e Beethoven”, in grado di far riflettere su una moltitudine di temi interessanti e decisamente attuali tramite svariate critiche sociali. Ad accompagnare il tutto, la grandezza tecnica di un ispiratissimo Kubrick e l’eccellente interpretazione di McDowell, oltre ad un utilizzo geniale della raffinata colonna sonora.