NientePopcorn

Animal Kingdom / 20107.1113 voti

an image

Non fidarsi di nessuno

di
VOTO:
7

Non il grigio, ma il nero il colore scelto da Michod per dipingere la tela.
Non c’è speranza, nessuna illusione di una vita facile e serena. E’ solo la Legge del più forte, come nel regno animale, a dominare le vite dei personaggi coinvolti, e, come a voler sottolineare una tale verità, non può che esserci sconfitta per un sergente Leckie (Guy Pearce) che si ostina a voler indossare i panni di unica figura positiva del film.

Ritmo lento per “Animal Kingdom”. Molta l’attenzione rivolta a sguardi, gesti e silenzi. Ma non a discapito della tensione, però.
Michod è stato abile a tenersi lontano da tutti quei clichè che nel cinema americano, in pellicole dal medesimo tema, abbondano. E la tensione non è così fornita da adrenalinici ed esponenziali inseguimenti o sparatorie roboanti, no. Bensì nasce dal disagio prodotto dal vedere il protagonista, il giovane J (James Frecheville), letteralmente braccato da tutti coloro che lo circondano. Coloro che dovrebbero invece amarlo o quantomeno proteggerlo.
Nel mucchio, non può che emergere l’ambigua nonna Janine (una bravissima Jacki Weaver, meritatamente nominata agli oscar nella categoria “migliore attrice non protagonista” proprio per questa parte), legata ai figli non per amore, sembrerebbe, ma dalla semplice paura di restar sola.
L’unica salvezza per J sarà quella di lasciarsi alle spalle l’ingenuità della gioventù. Comprendere i meccanismi di quel mondo nel quale è stato violentemente calato e, soprattutto, pensare esclusivamente a se stesso.

Exit mobile version