NientePopcorn

Tony Manero / 20086.635 voti

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di
VOTO:
7

Film vincitore del Torino Film Festival.
Detto che finalmente anch’io posso dire che meritava di vincere piuttosto quel rozzone e schematico e crucco diDie Welle, il film offre un protagonista sgradevole mica poco anzi assai, immerso nel casino della dittatura militare cilena. Raoul nella vita ha il solo scopo di dire “Io sono Tony Manero” alla tv (contrasto tra la tv dove tutti sono felici e deficienti e applaudono mentre nelle strade la polizia non fa altro che perseguitare gli oppositori politici, mentre tutto il resto è nel caos). Per farlo spacca tutto e tutti, non ha i soldi per comprarsi il pavimento con le luci della Febbre del sabato sera e allora ammazza il traffichino di botte (il traffichino, una specie di rigattiere/ricettatore, tra l’altro è uguale a Antonelo Venditti. Quindi quando lo ammazza –> soddisfazione). Al suo cinema gli tolgono La febbre, per mettergli Grease tra l’altro, e no, non va bene, che non può più studiarsi le battute a memoria, e allora ammazza il proiezionista spaccandogli la faccia sul proiettore.
Quel che è fastidioso è che ha tre donne, di età varie, che si scopa e se lo vogliono scopare e lo vedono come un mito, mentre finisce per fallire in tutto e per tutto quello che fa. Una specie di Paperino incattivito e vecchio, col pisello che non tira e che raggiunge il climax defecando sull’abito bianco di un suo rivale per non permettergli di partecipare alla trasmissione. E spalma pure (tiè).
Finisce che non finisce, perde, com’era ovvio, ma continuerà a spaccare tutto. Tutti.
Da segnalare la locandina/citazione con il ghigno di Aguirre furore di dio (Herzog+Klaus Kinski) nel cinema.

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