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Scarpette rosse / 19488.050 voti

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Balletto rosso sangue

di
VOTO:
8

Credo sia il miglior film della coppia Powell Pressburger, almeno da un punto di vista squisitamente critico (io ho amato di più Duello a Berlino, ma è una questione di gusto personale). La grandezza di questa pellicola, che si basa innanzitutto su una deliziosa sceneggiatura originale scritta da Emeric Pressburger, regge su alcuni pilastri: innanzitutto le prove monstre di Anton Wallbrook, cinico impresario del balletto, Marius Goring, giovane compositore, e la splendida Moira Shearer, ballerina piuttosto morbida, dalla chioma leonina di un rosso scozzese; la scenografia di Heckroth e Lawson, accoppiata ricorrente nella filmografia dei due registi inglesi, che allestisce un estroso balletto (impeccabilmente coreografato da Robert Helpmann, che ha anche un ruolo giullaresco) e regala consueti fondali sognanti; dulcis in fundo, siamo al top del lavoro di Jack Cardiff, onorato direttore della fotografia premiato anzitempo con l’Oscar per il precedente ottimo – ma inferiore – Narciso nero, che qui cattura la magia della Cote d’Azur nei suoi colori sgargianti da cartolina d’epoca, i suoi azzurri profondi, e sfoggia quel rosso scarlatto che esplode nella vorticosa performance della Shearer (e non solo nelle famose scarpette).
Una favola che si tinge di rosso, sospesa tra la passione del ballo, l’amore e la morte, una indimenticabile parabola sulla danza classica e il suo mondo a volte crudele.

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