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The Killer / 20236.553 voti

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Il killer meticoloso

di
VOTO:
8

Un film duro, violento – di violenza quasi autentica, non quella spettacolarizzata alla John Wick. Eppure a tratti ironico, divertente, sempre ricco di suspense. E con un grande Michael Fassbender, di ritorno dopo la pausa della pandemia.
Un film pieno di dettagli affascinanti, di oggetti – gadget non particolarmente futuristici, magari acquistati su Amazon – e di procedure meticolose e avvedute, tratte (uno si immagina) da qualche manuale del perfetto killer a cui gli autori hanno avuto accesso chissà come.
Un film che racconta il disfarsi di un’impassibilità a lungo coltivata, espressa in una sorta di mantra che il killer di continuo ripete tra sé anche quando ormai se n’è allontanato irrimediabilmente, accogliendo in sé il desiderio di vendetta e persino una minima empatia (c’è a un certo punto un ultimo desiderio accordato).
Ci sono dei punti oscuri, delle domande che non trovano risposta: perché un personaggio non riceve la stessa punizione degli altri? Forse perché non sembra essere stato del tutto consapevole di ciò cui stava dando il proprio assenso? Ma tra le vittime ce n’è una completamente innocente. Oppure perché il killer non vuole attirare troppa attenzione con un omicidio eclatante?
E infine un’altra domanda cui è difficile dare una risposta. Perché lo spettatore si trova ben presto a parteggiare per il killer, per un assassino a pagamento? Solo perché vediamo la storia dal suo punto di vista? O perché è in fondo uno di noi, uno dei tanti?

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