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La nascita di una nazione / 19156.638 voti

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KKK e il revisionismo.

di
VOTO:
6

La Nascita di una Nazione.
Dal punto di vista tecnico è impeccabile, montaggio, inquadrature soggettive, i primi piano sui volti, i giochi di sguardi e le emozioni dei soggetti, un’opera poderosa insomma. Dal punto di vista morale invece lascia se non basiti almeno leggermente sconcertati.

Tre temi: la guerra civile Americana, guerra fra il nord industriale e più aperto di mente del sud schiavista, il sud delle piantagioni di cotone; Abramo Lincoln e sua uccisione (definiamolo intermezzo), sentimenti ostili contro i “negri” che se la fanno da padroni in un Sud sottomesso; furor sudista e l’ascesa del Klu Klux Klan con i suoi membri salvatori di patria.
Appunto, non avrei mai creduto di vedere, in un film, la figura del KKK e i suoi membri come coraggiosi guerrieri salvatori della razza ariana…ma andiamo con ordine.
La pellicola è ambientata nel 1860-70, girata nel 1915. Ancora oggi il razzismo è presente nella nostra quotidianità, contestualizzandola quindi nei limiti umani direi che potrei pure accettare le scene iniziali la vita degli Afro(-Americani ?) nelle loro baracche, mentre mangiano cocomero e ballano oppure lavorano nelle piantagioni di cotone. Anche se da queste immagini frammentate capiamo come Griffith non voglia l’integrazione dei “negri”, presentandoli come scimmie o selvaggi, ancora non siamo di fronte a quello che un fan, Leonardo Malaguti, ha definito l’apoteosi razzista della storia del Cinema. Ora, non avendo visto i film nazisti prodotti durante e prima la II W.W non posso dire se questo film sia l’apoteosi razzista della storia del Cinema MA sicuramente ci si avvicina.
La minuziosità nello scontro a fuoco, una battaglia campale è protagonista indiscussa della prima ora di film che assieme a delle scene in un Tribunale potevano essere tagliate, infatti la durata infatti è di 180 minuti per un film muto in bianco e nero, il modo con cui si tratta i temi è abbastanza pesante quindi una mezz’oretta in meno non faceva male.
Le parti che invece interessano il pubblico sono quelle che vanno dall’omicidio Lincoln alla presentazione del Ku Klux Klan come alternativa per ristabilire l’ordine. Dopo la sconfitta militare e la distruzione del Sud Schiavista, notiamo come le leggi cambino. Agli Afro-Americani viene dato addirittura il diritto di voto, la possibilità di essere trattati come persone oltre quella di sposare donne bianche.

SACRILEGIO, come mantenere la razza pura ?
Eccoli quindi, cavalcando dei puledri forti e veloci un gruppo di prodi cavalieri incappucciati riportano l’ordine dove prima regnava l’anarchia nera.
Il casu belli in pratica è una ragazza gravemente ferita la quale stava perdendo la purezza con un nero, in teoria al gruppetto stavano sul ca**o i negri. Quando le strada pullulano di soldati neri, legionari di un impero perduto, l’unico modo è chiedere aiuto al Klu Klux Klan.

Questa è la morale del film.

Dal punto di vista stilistico da manuale.
Nei contenuti, invece, di dubbia moralità.

DonMax

Questa recensione ha 3 commenti

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