NientePopcorn

Killer in viaggio / 20126.446 voti

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Dio prima li fa, poi li accoppa.

di
VOTO:
5

Il titolo italiano è una vergogna già di per sé, visto che spoilera un po’ ciò di cui si andrà parlando, sebbene le cose inizino a succedere dopo venti minuti dall’inizio del film.
Ma comunque di spoiler si tratta, visto che, nel mio caso, credevo di trovarmi di fronte ad una commedia dati i toni iniziali, soprattutto nei discorsi tra madre e figlia prima che quest’ultima parta per una settimana di vacanza col suo nuovo ragazzo, in roulotte.
Dio prima li fa, poi li accoppa…Non si tratta di un errore grammaticale, è che è proprio questo ciò che il film mi ha trasmesso. Una coppia di disagiati sociali che inizia ad uccidere gente a casaccio. Non ve lo spoilero, tranquilli, ci ha già pensato il titolo italiano a farlo, no?
Per non rovinarvi pure io la sorpresa, comunque, vi dico solo che l’escalation di omicidi è sempre più immotivata e illogica, fino al punto che il film finisce.
Dei tre personaggi, per così dire “principali”, non se ne salva nessuno: la madre è ossessionata dal controllo sulla figlia trentaquattrenne e cerca in ogni modo di sottometterla o di farla sentire in colpa; la figlia è una squilibrata, disadattata, reietto della società un po’ per colpa della madre, certamente, un po’ perché le piace che sia così e non ce la beviamo affatto che sia una persona “normale”; il più normale è invece il suo ragazzo, dalla rossa peluria, che però c’ha il vizietto di togliere di mezzo chi non gli va a genio. Ma vedrete che sarà pure per voi il più normale in circolazione…
Il ritmo è lento, troppo lento per far risultare l’opera godibile, ma mi rendo conto che la sua lentezza sia funzionale alla scoperta dell’illogicità delle gesta dei due amanti. Con un ritmo veloce e un montaggio serrato si sarebbe rischiato solo di buttar fuori una copia malfatta di qualche film hollywoodiano, così invece gli si dona un’identità che, piace o no, è comunque tutta sua.

Consigliato a: Vedetelo in compagnia del vostro partner o di quello con cui ci state provando. Non è che serva a molto, ma mi diverte l’idea che possiate guardarvi lì, sul divano, col sospetto che l’altro sia completamente pazzo.

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