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Mother's Day / 20105.26 voti

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VOTO:
6

Trattasi del remake di un (credo) omonimo film degli anni non so quando. Ah, i favolosi anni non so quando. Girato dal regista di n episodi di Saw. C’è una festa tra amici, svariate coppie, riunitisi nel seminterrato di una casa, fuori sta arrivando un uragano. Improvvisamente arrivano anche tre fratelli, convinti di trovare la madre, che abitava lì prima del pignoramento. Sono armati fino ai denti, uno è ferito dopo una rapina, uno è matto e uno è seminormale. Tengono tutti ostaggi nel seminterrato, arriva la madre. La madre è donna di sani principi, che si capisce li ha rubati tutti dalle culle di qualcun altro negli ospedali, e cresciuti nel rispetto del valore della famiglia e in un attaccamento verso di lei oltre il morboso. Tutti devono sempre fare quello che dice Mamma. Torture varie per gli ostaggi, messi l’uno contro l’altro, uccisi e picchiati. Nel corso del film vengono fuori le corna e gli altarini, la famiglia perfetta dei padroni di casa che non è affatto perfetta, la vigliaccheria, l’amore, la fatalità ecc. Un horror girato con poco, tra una casa e il suo seminterrato e alcune scene fuori, a dimostrazione del fatto che non serve un granché per mettere in scena della bella violenza se i personaggi sono psicopatici abbastanza, e hanno ognuno chiari obiettivi da perseguire (la fuga per la famiglia dei banditi, la sopravvivenza per tutti gli altri). I colpi che i due gruppi antagonisti si sferrano sono dapprima materiali e fisici, e poi anche psicologici, con gli amici messi uno contro l’altro per la sopravvivenza e la morte di ognuno dei suoi figlioli vissuta dalla Mamma come una vera e propria amputazione del suo essere. Una è molto tanta e topa, parecchi moriranno, alla fine dei superstiti tutti vincono e insieme perdono. Perché non si sfugge, alla Mamma.

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