Prova d’esordio alla regia cinematografica non malaccio per Niccolò Falsetti che, con Margini, racconta una storia punk di provincia tragicomica che mi ha ricordato (molto) romanzo e film La guerra degli Antò e, di striscio, il film I primi della lista di Roan Johnson.
Nota negativa: spesso, i dialoghi del film registrati in presa diretta sono poco comprensibili.
Nota positiva: il film cita apertamente e let-te-ral-men-teh la canzone Sono un ribelle mamma degli Skiantos. È come se, nel film di Falsetti, diventasse tridimensionale questo passaggio: “Per favore, stira la maglietta: c’è un concerto, mi serve quella rotta / Ricorda di comprarmi dei calzini / Fai mettere le borchie ai pantaloni”. Lov lov lov!
Curiosità: oltre a firmare la locandina del film e quella del concerto dei Defense a Grosseto, Zerocalcare fa un cameo vocale.
(Sei stelline e mezza)