Ottima interpretazione di Massimo Ranieri nei panni di Pasolini. Mimetico anche se magari serve alla figura idealizzata di Pasolini, non certo a quella realistica.
La storia è complottista ma non fastidiosamente, e il complesso della ricostruzione storica e della macchina produttiva evita il rischio fiction-di-raiuno, che alla vigilia era altissimo.