“La classe operaia va in Paradiso” è uno dei film più iconici degli anni ’70. Tutto in questa film si fa alienazione: alienazione sul posto di lavoro, sicuramente, nelle scene dove gli operai vengono trattati come delle macchine. Ma alienazione anche dalla vita, a causa di rapporti famigliari sempre più invasi dal Capitale. In tutto ciò la lotta tra l’idealismo studentesco(in realtà Petri descrive il fenomeno di quelli che noi oggi chiameremmo “Radical Chic) ed il sindacalismo sempre più colluso col potere.
Unico difetto del film è forse l’essere eccessivamente schierato, e ciò a volte va a cozzare con la narrazione degli eventi: ma in generale si tratta comunque di grande cinema.