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Il cavaliere oscuro – Il ritorno / 20127.4904 voti

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VOTO:
8

Ultimo capitolo della trilogia e blabla, i pipistrelli blabla, Batman ha appeso le scarpette al chiodo e blabla, c’è un nuovo cattivo veramente cattivo blablaa, colpo di scena finale e bla. Man mano che si va avanti si debbono alzare le poste in gioco, e quello di Batman per ritornare in scena diventa in questo caso una autentica risalita da un inferno terrestre, in cui viene relegato dal bad boy dopo essere stato sconfitto nel primo scontro. Nel frattempo, a Gotham City… ecco, questo è il pezzo forte del film, perché mentre Batman è assente il cattivone si è impadronito della città, sotto a cui una bomba nucleare può esplodere. E fin qui vabbuò ma il cattivone, vero reietto della società moderna, dichiara una sorta di libera tutti, con toni da dittatura del proletariato e da caccia al nobile dei tempi giacobini. La nobiltà è stata sostituita dalla ricchezza, e gli sfruttatori (e si capisce benissimo che sono → la società capitalista) diventano gli oggetti su cui sfogare la rabbia repressa della povera gente. La morale è ancora più picchiaduro. Gotham City è il capitalismo, e potrò rinascere, ma solo dopo esser stata distrutta quasi del tutto. Ohiohi, e in un film smaccatamente hollywoodiano, mica in un basso costo di quelli in cui Romero faceva risvegliare gli zombie come metafora della ribellione al conformismo liberista. Insomma, cool, e me ne frego che sia uno specchietto per le allodole. Io sono una splendida allodola U_U Per il resto è divertente lo stesso, promette → mantiene. Menzione speciale ad Alfred, il vecchio maggiordomo, che finisce al tavolino di un bar in Italia a leggere Repubblica e bere Fernet.

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