Ennesima trasposizione cinematografica del “mito” di Frankenstein ( e già verrebbe da chiedersi se se ne sentisse il bisogno….?), a cui non basta la “trovata” di raccontare la storia da un punto di vista “originale”, quello di Igor assistente del dottor Frankenstein, per decollare ; il film si trascina avanti per due lunghissime ore senza un guizzo o uno spunto degno di nota in un crescendo “action” che perlopiù sembra casuale e raffazzonato merito di una sceneggiatura che farebbe (come si suol dire…) rigirare Mary Shelley nella tomba; velo pietoso da stendere anche sulla recitazione, Mcivoy ( che spesso ho apprezzato ) in questo film non dà il meglio di se, per quanto riguarda Radcliffe che dire….secondo me ha la presenza scenica di un termosifone…e in questo film non fa certo eccezione.