Ottima l’idea del crimine e dell’interrogatorio per guardare la storia da diversi punti di vista; geniali la nonna alternativa, il lupo giornalista (chissà perché mi ha ricordato Ethan Hawke!) e l’attore-boscaiolo.
Accapponanti le canzoni, le voci, il coniglio e soprattutto la grafica: fosse stata diversa, mi sarei goduta decisamente di più il film.
Non è parso a nessuno che sia il metodo di indagine, sia il modo di parlare, sia l’aspetto fisico l’investigatore, siano più che una semplice ispirazione di quel piccolo belga di Poirot?