Altro bel film sui pregiudizi razziali.
Inizio non dissimile purtroppo da alcuni episodi reali degli ultimi anni: padre e figlio afroamericani vengono fermati da una pattuglia di polizia per un controllo e senza che i
due oppongano resistenza, uno dei due poliziotti spara al ragazzo.
Lincoln, padre del ragazzo, lo ritroviamo qualche dopo che accetta di farsi riprendere da un giovane. Dopo il processo che assolve il poliziotto, Lincoln decide di agire ed
è qui che inizia quasi un altro film.
Pur esplorando temi già toccati, specie ultimamente (“Il diritto di opporsi” ad esempio) Nate Parker protagonista e regista del film decide di differenziare prima con il documentario che segue le vicende di Lincoln passo dopo passo e poi con l’irruzione di Lincoln nella stazione di polizia dove processerà il poliziotto che gli ha portato via suo figlio.
Ed è in questa situazione che nasce la parte migliore del film con il confronto, non proprio amichevole, tra poliziotti e minoranze (la giuria di Lincoln viene scelta con i detenuti
e qualche civile che si trovava nella stazione di polizia al momento dell’irruzione di Lincoln e dei suoi amici). Ed è proprio il “regista” del doc che da sfogo alle sue emozioni
toccando anche le corde degli spettatori.
American Skin / 20196.58 voti
