Tu vuo’ fa’ l’americano / 20 Gennaio 2021 in We Are Who We Are

E’ possibile realizzare una miniserie in cui tutti i personaggi sono assolutamente detestabili? Beh qualcuno c’è riuscito. L’impresa non è da poco.
Un prodotto vuoto, scontato, che finge profondità ma in realtà è di una superficialità imbarazzante, con personaggi artificiosi, trama impalpabile, vuoti narrativi e storyline sbozzate e abbandonate di punto in bianco in corso d’opera. Il pochissimo su cui si fonda è, nell’ormai XXI secolo più che inoltrato, già visto e già sentito e nient’affatto sensazionale. C’è tutto quello che ci si aspetta (o, meglio, che si credere ci si debba aspettare) in robe del genere e pure di più; manca l’anima, è un prodotto studiato (male) a tavolino. Inquadrature “d’autore”, lunghi silenzi, scene solo musicali, frasi da status sui social e nudi integrali gratuiti (se no il network non ci metteva i soldi) fanno da contorno. Immotivata, tra l’altro, perfino la scelta sia della collocazione geografica (Italia, precisamente Veneto) che temporale (presidenziali USA 2016, a giudicare dai telegiornali ogni tanto sullo sfondo) dato che non viene sfruttata nella trama; a quel punto un posto vale l’altro, e un tempo vale l’altro.
Vorrebbe essere una serie americana. Ma è così tanto italiana.
Voto: 2, tempo perso.

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