9 Recensioni su

Wayward Pines

/ 20156.680 voti
serie tvWayward Pines
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Originale ma…. / 10 Gennaio 2020 in Wayward Pines

La prima stagione è originale e inquietante ma io l’avrei chiusa li.
La seconda e ultima stagione ha esagerato i toni rovinando il quadro generale.
Non male. Ma nell’insieme non è una serie così cult.
Non raggiunge la sufficienza: 5.

7 alla prima, il resto fuffa / 30 Agosto 2019 in Wayward Pines

ho puntato questa serie visto l’apporto di MNS, che adoro. La prima stagione è davvero interessante e fatta bene, lo spettatore continua la visione cercando di venire a capo della vicenda. Peccato che una volta scoperto tutto risulti molto piatto e noioso, la seconda stagione ho resistito 2 puntate data anche l’assenza dei grandi nomi di cast e regia.

Io boh. / 26 Maggio 2016 in Wayward Pines

Non lo so, sono interdetta. Questa serie da un lato è carina, nulla di nuovo ma ti incuriosisce. Ma alla fine son rimasta con un pò di delusione, non che sia una di quelle serie in cui ti aspetti chissà che però mi è venuto da chiedermi: dopo tutto sto casino cosa caz è cambiato? Ho visto una serie concludersi come è iniziata, avrei potuto fermarmi alla prima puntata.
Boh. Sinceramente potevano dare qualche tocco in più alla trama.

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Incubo sul piccolo schermo / 1 Agosto 2015 in Wayward Pines

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

(Sette stelline e mezza)

Spero che la produzione non si azzardi a realizzare una seconda stagione di Wayward Pines: la storia, infatti, ha una sua assertiva compiutezza che non necessita di ulteriori lungaggini narrative. Insomma, buona la prima, stop.

L’ambiguità e l’angoscia che ne sottendono il finale sono la conclusione più plausibile e coerente che potessi augurarmi da questa serie tv.
Affatto accomodante (alleluia), disturbante nell’affermare teorie sociologiche sì semplificate ma affatto impossibili, Wayward Pines è un incubo su piccolo schermo che dimostra ancora una volta che il grande nemico dell’Uomo è l’Uomo stesso e che, in fondo, nessuna buona azione resta impunita.

Condita con tanti echi derivanti da una certa cultura di massa (tra questi, ho voluto cogliere Il prigioniero, tracce di Orwell, di Golding, di Bradbury, ma, soprattutto nel finale, anche del King dell’agghiacciante I figli del grano), Wayward Pines mette tantissima carne al fuoco, mischiando più generi (dall’horror al thriller, fino allo sci-fi), riuscendo miracolosamente a non deragliare in maniera eccessiva, mantenendo una coerenza di fondo notevole. In pochi episodi, la serie tv mette in scena paure ataviche, timori irrazionali, istinti primitivi declinandoli con una spasmodica ricerca della razionalità che incrementa in maniera esponenziale una tensione latente.

Alla fine, restano in sospeso molte domande e alcuni conti non tornano, ma confesso che certe discrepanze narrative non mi hanno disturbata più di tanto e che, anzi, fino all’ultimo minuto, mi hanno consentito di immaginare soluzioni alternative, spiazzandomi, infine.
Stimolante.

[Qualche quesito spoileroso:
1. non ho capito da dove arriva il cibo utile al sostentamento degli abitanti di W. P. : non esistono allevamenti, né campi coltivati. Possibile che, oltre ad archivi, laboratori, magazzini, ecc. esista anche un’immensa “dispensa” o un congelatore titanico? Naaaa…
2. Kate dice di aver trovato un telefono funzionante e di aver parlato con il suo capo: questo dettaglio non viene mai chiarito;
3. in base a cosa vengono scelte le persone convogliate a W.P. e perché solo Ethan sembra aver avuto la possibilità di avere con sé la sua famiglia?]

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Per noi il massimo dei voti! / 24 Luglio 2015 in Wayward Pines

Secondo noi è stata una vera e propria ventata d’aria fresca nel panorama delle serie tv, senza cadere nella trappola dell’autocompiacimento in cui spesso cadono le serie che partono parecchio bene. La coppia Crouch – Hodge è riuscita a maneggiare molto bene la materia di partenza, creando una sceneggiatura che piega la materia letteraria alle esigenze del nuovo media, dando vita a qualcosa di uguale e, al tempo stesso, di completamente diverso….http://www.nocturno.it/movie/wayward-pines/

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6 e mezzo, potenziale sprecato (lo spoiler è il nemico) / 23 Luglio 2015 in Wayward Pines

Wayward Pines è una serie particolare eppure estremamente lineare.
Il protagonista è Ethan Burke, un agente segreto, che dopo un incidente in macchina si ritrova prigioniero in una ridente (all’apparenza) cittadina, per l’appunto Wayward Pines.
Ethan non riesce ad andarsene, a contattare i suoi superiori e la famiglia, è inseguito dall’infermiera che l’ha curato (che lo intima di sottoporsi a una misteriosa operazione) e la gente di Wayward Pines è strana.

La prima metà della serie (i primi cinque episodi) si potrebbe definire horror, a causa di questa ossessiva ricerca di una via d’uscita e la sensazione di essere sempre osservati (da chi? Ma perché?). Si costruisce la suspance, diciamo, e si prepara il terreno per la Grande Rilevazione e le sue conseguenze.

La seconda metà della serie è invece di tutt’altro tipo. Non posso dirvi in che genere sfocia (perché è un gigantesco SPOILER) ma le atmosfere horror sono abbandonate in favore di *censura da spoiler*.
Credo sia importante sottolinearlo, perché questa serie perde tutto il suo fascino dal quinto episodio in poi, e se pensate di starvi avvicinando a una serie che ricrei le atmosfere cupe e inquietanti di altri prodotti (es. Twin Peaks) vi sbagliate di grosso e resterete molto delusi.

Per entrare più nel dettaglio (evitando lo spoiler) la seconda metà non è propriamente noiosa, si regge (più o meno) in piedi, malgrado all’inizio storcessi il naso, ma manca totalmente del piglio che aveva in principio.

La trama prosegue lineare, episodio dopo episodio, non ci sono puntini da unire, perché la verità sulla cittadina è una cosa che non si può proprio indovinare (o meglio, potete sparare a caso, io l’ho fatto e ovviamente non ci ho preso) ma questo cambio di rotta a metà destabilizza: sembra quasi di vedere due telefilm distinti. Non ricordo nessun’altra serie con un numero così esiguo di episodi che abbia fatto una virata del genere.

In ultimo, fatemi aggiungere una piccola parentesi riguardo l’esecuzione: a livello di sceneggiatura si perde tantissimo tempo in dettagli inutili e francamente noiosissimi (la relazione tra Ethan e una sua collega su tutti, un’altra relazione nella seconda metà della serie tra *spoiler*) che servirebbero a tratteggiare il carattere dei protagonisti e a creare un po’ di pathos, cosa in cui falliscono miseramente a mio parere.

Nota conclusiva: il finale mi è piaciuto tantissimo, ragion per cui ho dato al telefilm 7 e non 6 (ma non assicuro niente sulla sua permanenza).

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I misteri di Wayward Pines: niente è come sembra / 19 Luglio 2015 in Wayward Pines

Una serie che mi ha catturato letteralmente, da vedere d’un fiato quasi fosse un film. Le intenzioni erano appunto queste, una miniserie da 10 episodi senza inutili continuazioni. Il mistero ti incuriosisce fin dalle prime puntate. Ispirata a Twin Peaks e con echi orwelliani la vicenda si apre con il protagonista, un agente dei servizi segreti, che per ritrovare un collega scomparso si reca in una piccola cittadina dell’Idaho. Già da subito però si capisce che non si tratta di un posto qualunque: i comportamenti degli abitanti, la paura negli occhi e soprattutto l’impossibilità di lasciare il posto turbano fin dal principio il protagonista. Ma il mistero è appena cominciato. Nulla è come sembra e perfino indovinare il genere di questa serie è difficile al principio. Si tratta di un horror? Un thriller? Lascio a voi scoprirlo ma vi assicuro che non è nulla di ciò che avevate pensato. Si tratterà di una verità angosciante e paradossale, attraverso la quale il regista ci permetterà di riflettere sopra alcuni dei grandi temi della nostra epoca. Qual’è il limite tra la libertà individuale e la sicurezza della società? Quali possono essere le conseguenze delle nostra noncuranza del pianeta? Fino a che punti può arrivare il controllo esercitato su di noi dalla tecnologia? Le scelte del protagonista, uno strepitoso Matt Dillon, ci forniranno le risposte a tali domande.
Ora non resta che aspettare per godersi la puntata finale, che chiuderà, con molta probabilità, col botto la serie.

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il prigioniero di twin peaks nella casa nel bosco del Village / 18 Giugno 2015 in Wayward Pines

Serie citazionista, ma mai banale (almeno fino in questo momento) che mescola abilmente cinema e tv di genere degli ultimi 20, ma anche 30 anni ,trovando però una sua personalità. L’unico dubbio riguarda fino a che punto si spingeranno gli sceneggiatori senza farsi contagiare dalla sindrome di Lost.

Prime impressioni / 20 Maggio 2015 in Wayward Pines

Aggiungete un po twin peaks,lost e the prisoner tutto concentrato in 40 minuti di episodio, (per molti potrebbe essere il sogno bagnato, da vedere come proseguirà) cosi che si presenta il primo episodio di questa mini-serie tra il Mystery e Thriller
da certi punti di vista, siamo alla scopiazzatura – senza tanta anima, a giudicare da questo primo episodio.

Il pilot mi ha intrattenuto, ma i personaggi, per quel poco che si è visto, sono davvero un pretesto per le vicende che, peraltro, sono molto derivativi.

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