Documentario evitabile / 27 Settembre 2022 in Wanna

Ho guardato la miniserie documentaria Netflix Wanna più che altro per vedere con quale grado di “delicatezza” e di rigore cronachistico la produzione avesse deciso di affrontare l’argomento e per constatare quanto spazio fosse stato concesso alla Marchi e alla figlia per continuare a negare in pubblico le proprie responsabilità e i propri crimini.

Nel complesso, Wanna è un documentario di taglio pop (titoli di testa con brano originale composto per l’occasione che ammicca a un certo sound dei rampanti anni Ottanta; location che ripropongono arredi domestici tipici del periodo; grafiche in stile; ecc.).
Diluisce molto la vicenda (per la quantità di dati o eventi raccontati, avrebbe potuto risolversi in un paio di episodi al massimo, invece che in 4), senza avvalersi di particolari trovate tecniche o narrative.
Difetta di contesto storico e ambientale: dell’Italia del tempo, non si sente nessun gusto particolare.
Pur dando alle sue protagoniste una immotivata e rinnovata (seppur circoscritta) notorietà, ha il sufficiente pregio di rimarcare l’incontrovertibile colpevolezza di Wanna Marchi e Stefania Nobile (peraltro confermata in 3 gradi di giudizio).

Nel complesso, è un intrattenimento facilmente evitabile. In più, la Marchi e la figlia sono soggetti francamente inguardabili e inascoltabili.

Leggi tutto