Recensione su Tredici

/ 20176.7276 voti
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Una serie necessaria / 13 Aprile 2017 in Tredici

Ho deciso di scrivere questa recensione per il semplice fatto che occupandomi di sensibilizzazione e contrasto al bullismo nelle scuole l’ho sentito come un dovere. E un dovere dovrebbe essere quello di proiettare questa serie in tutti gli istituti superiori di secondo grado, perché facendo tanto male, fa del bene. Fa male perché è un pugno diretto allo stomaco, in quanto narra le motivazioni che hanno spinto una giovane adolescente a togliersi la vita e le narra dal punto di vista della vittima, per una volta, in una sorta di Rashomon contemporaneo. Fa bene perché nessuno merita di vivere quello che ha vissuto la protagonista della serie e che vivono centinaia di migliaia di adolescenti ogni giorno. Fa bene perché parlando di bullismo, sessismo, violenza sessuale e slut shaming parla della società che ci circonda, spingendoci ad agire, a smettere di ignorare voltandoci dall’altra parte.
Oltre che dal punto di vista contenutistico, la serie è ben riuscita anche dal punto di vista tecnico: la colonna sonora è spaziale e azzeccata, così come la scelta degli attori principali, soprattutto Hannah, la ragazza suicida. Mai si scade nel melodramma facile o nella (auto)commiserazione, ma, al contrario, il tutto pare abbastanza equilibrato, fatta eccezione per qualche pecca nella sceneggiatura e nella presenza di alcuni personaggi poco o mal motivati all’interno del racconto. Il mio invito, dunque, è quello di non lasciarsi scappare 13 Reasons Why, ma soprattutto di non lasciarsi mai scappare chi ci viene incontro gridando “aiutami.”

2 commenti

  1. paolodelventosoest / 13 Aprile 2017

    Tutta la mia stima per quello che fai!

  2. Stefania / 23 Aprile 2017

    Ho superato da tempo l’adolescenza, però questa serie mi ha fatto riflettere a lungo sia sui miei comportamenti dell’epoca che su quelli attuali, domandandomi se, in qualche maniera, possa essere stata (o sia tuttora) colpevole di atti o parole “cattivi” e/o distratti.
    Quando Clay insinua nella madre il dubbio che anche lui potrebbe essere un bullo, la serie tv fa uno scarto importante, perché mette in luce il suo messaggio principale: bisogna avere cura del prossimo e, come dici tu, sarebbe utile avere abbastanza sensibilità per accettare sempre una richiesta d’aiuto.

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