Il robot matrioska / 18 Febbraio 2020 in Toshi gordian

Serie che mi è piaciuta a metà, i suoi punti di forza sono per me essenzialmente questi, i disegni(buoni nonostante i suoi quarantadue anni, peccato però che nella seconda parte peggiorino di molto), l’ambientazione (da amante del genere western non posso che apprezzare questo futuro distopico in salsa western con tanto di imitazione del monte Rushmore), una buona caratterizzazione dei personaggi anche se troppo simili a quelli nagaiani, l’originalità del robot, le musiche che ricordano vagamente quelle di Sergio Leone, il doppiaggio ottimo (qui ammetto di essere di parte dato che amo alla follia la voce calda e potente di Massimo Corizza, per me uno tra i nostri migliori doppiatori), la sigla italiana per me tra le più belle e sottovalutate in ambito robotico, peccato però che poi venga tutto vanificato con una storia confusa e che a metà diventa allucinante e che culmina in un finale che è un qualcosa di imbarazzante da quanto è assurdo.
E poi l’eccessiva lunghezza, settantadue episodi per una serie del genere per me sono troppi(lo sono per chiunque per me, come i film troppo lunghi odio anche le serie animate troppo lunghe).

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