L’impegno c’è / 23 Dicembre 2019 in The Witcher

Da grandissimo appassionato del videogioco (Witcher 3, purtroppo non ho letto i libri ) , non posso che apprezzare lo sforzo.
Partiamo dai pregi :
-Sicuramente il budget non era stratosferico, ma mi sembra che sia stato distribuito abbastanza bene
– Cavill perfettamente a suo agio nel ruolo di Geralt : come dice giustamente Andrzej Sapkowski ” ha dato la sua immagine a Geralt , come Viggo Mortensen ha dato la sua ad Aragorn” . Non potrei essere più d’accordo.
– Recitazione generale tutto sommato buona
– Molto belle le ambientazioni , con moltissimi richiami al videogioco , cosa che certamente apprezzeranno in tanti.

Difetti :
– Io ho fatto un pò fatica con la trama . E dire che vengo dal videogioco, dalla sua trama e dai “legami” col passato…quindi posso immaginare che un neofita totale, possa aver avuto parecchi problemi a seguire il corso degli eventi.
Sicuramente questo è dettato da una sceneggiatura che per forza di cose (budget e numero di episodi ) ha dovuto tagliuzzare qua e là , non approfondendo a dovere personaggi ed eventi. Ci può stare.
– l’attrice che interpreta Yennefer (Anya Chalotra, ovviamente mai sentita) proprio non la digerisco : è troppo diversa da quella del videogioco.

Insomma , se è vero che “chi ben comincia è a metà dell’opera”, direi che qui ci siamo. Anche se , come scritto, si può e si deve migliorare.
D’altronde , ormai è passato il concetto che The Witcher , sarà il Trono di Spade di Netflix…E se andiamo a rivedere la prima stagione e l’ultima del Trono , praticamente sembrano due serie diverse come realizzazione tecnica
Auguro quindi a The Witcher la stessa fortuna , con budget crescenti e attenzione alla trama , in modo che venga raccontata degnamente e sontuosamente , la bellissima storia di Geralt Di Rivia.

Leggi tutto