La teoria del tutto

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La teoria del tutto

Stephen Hawking scopre di essere affetto da una malattia degenerativa motoria a soli ventun anni. La passione per la fisica, la matematica e la cosmogonia, nonché l'amore per Jane, la ragazza che in breve tempo sarebbe diventata sua moglie, lo aiutano a superare un iniziale e comprensibile stato di depressione.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: The Theory of Everything
Attori principali: Eddie Redmayne, Felicity Jones, Charlie Cox, Emily Watson, Simon McBurney, David Thewlis, Maxine Peake, Harry Lloyd, Tom Prior, Sophie Perry, Finlay Wright-Stephens, Alice Orr-Ewing, Thomas Morrison, Michael Marcus, Gruffudd Glyn, Paul Longley, Guy Oliver-Watts, Lucy Chappell, Charlotte Hope, Abigail Cruttenden, Nicholas Gerard-Martin, Brett Brown, Anthony Skrimshire, Christian McKay, Adam Godley, Nicola Sloane, Lottie Hamilton, Enzo Cilenti, Rufus Taylor, Delilah Sexton, Eileen Davies, Simon Chandler, Georg Nikoloff, Oliver Payne, Raffiella Chapman, Sam Houston, Victoria Emslie, Frank Lebœuf, Will Barton, Lucy Challenger, Nicola Victoria Buck, Stuart Benson, Andrew Bridgmont, Jamie Edwards, Jumaane Brown, Becky Bush, Mostra tutti

Regia: James Marsh
Sceneggiatura/Autore: Anthony McCarten
Colonna sonora: Jóhann Jóhannsson
Fotografia: Benoît Delhomme
Costumi: Stephen Noble, Natasha Cousins
Produttore: Tim Bevan, Eric Fellner, Liza Chasin, Lisa Bruce, Anthony McCarten, David Kosse, Amelia Granger
Produzione: Gran Bretagna
Genere: Drammatico, Romantico, Biografico
Durata: 123 minuti

Dove vedere in streaming La teoria del tutto

Senza ispirazione / 11 Febbraio 2023 in La teoria del tutto

La teoria del tutto non è, come ci si aspetterebbe, la storia di una mente prigioniera in un corpo che non le ubbidisce più. Della mente di Stephen Hawking vediamo solo pochi scampoli: la fisica è ridotta a poche frasi a effetto – com’è quasi inevitabile in un film rivolto al grande pubblico. La teoria del tutto è invece la storia di un disabile, quasi sempre allegro e sorridente, che in una delle scene meno ispirate del film può far balzare in piedi ad applaudire il pubblico rapito con una banalità del calibro di “Finché c’è vita c’è speranza”. Ed è soprattutto la storia di sua moglie Jane Wilde; peccato però che qui il film perda aderenza alla verità dei fatti: il rifiuto ostinato di Hawking di ricevere aiuto al di fuori della famiglia non è rappresentato, e la separazione dalla moglie fu, secondo le memorie di quest’ultima (da cui è tratto il film), molto più amara e agitata di quello che si vede sullo schermo.

Il film è abbastanza convenzionale nello stile, senza punte ispirate. Eddie Redmayne si cala in una parte che gli è chiaramente congeniale; brava Felicity Jones nei panni di Jane. Harry Lloyd (uno dei miei attori preferiti) interpreta Brian, un amico di Hawking che nella realtà non è mai esistito.

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bello ma distratto / 21 Agosto 2018 in La teoria del tutto

Andate a fare una gita su una spiaggia, una spiaggia dove non siete mai stati prima. La prima cosa che vi sorprende quando arrivate è l’acqua limpida e di un colore meraviglioso. Purtroppo vi accorgete anche che è stranamente bassa e non vi permette di nuotare a largo o a fondo come vorreste, anzi non potete nuotare per niente.
Restate lì per un paio d’ore a rimirare la bellezza e purezza dell’acqua e quando ve ne tornate a casa e vi chiedono dove siete stati non lo sapete dire, quando vi chiedono com’era il posto non lo sapete descrivere; sapete solo parlare dell’acqua che era davvero fantastica! Non vi ricordate il posto, non vi ricordate la spiaggia, il panorama intorno, niente: solo l’acqua. Vedere questo film per me è stato così. Una pellicola, tratta dallo scritto della prima moglie di Stephen Hawking, Jane, che evidentemente non vuole raccontare la storia del celebre scienziato dal punto di vista delle sue scoperte e delle sue geniali intuizioni ma vuole coglierne il tratto emotivo e raccontare la vicenda umana dal punto di vista di chi gli è stato accanto per 25 anni.
A me ha fatto l’effetto di una panoramica di diapositive delle esperienze e tappe raggiunte e passate dallo scienziato e la sua famiglia ma senza soffermarsi davvero su nessuna di esse; voler rappresentare molto (non tutto) ma non dover spiegare o commentare niente. In una storia come quella di Hawking e della sua famiglia, soprattutto a livello emotivo devono esserci stati dei risvolti ed aspetti molto più profondi di quelli intorno ai quali ha voluto saltellare il regista che sembra quasi aver voluto preparare una frittata senza rompere nemmeno un uovo; ogni cosa ci viene mostrata e viene sorvolata prima che abbiamo il tempo di fare una qualsiasi riflessione. Non posso fare a meno di chiedermi :“Per una donna, negli anni ‘70, crescere 3 figli e un marito nelle condizioni in cui già’ versava Hawking non deve essere stata proprio una passeggiata, e tutto quello che abbiamo per esplorare questa difficoltà’ e’ uno sbuffo?” e continuo a chiedermi “come sarebbe stato, in confronto a questo, un film tratto dallo scritto di una donna diretto da una donna, ad esempio?”; in fondo credevo che il sottotitolo del film fosse “l’incredibile storia di Jane E Stephen Hawking” e non “l’incredibile storia di quanto sia stata difficile la vita di Stephen Hawking e si certo anche quella disgraziata che mi stava dietro non se l’e’ passata troppo bene”.

Insomma, le riflessioni le fai e di emozioni ne provi ma non certo grazie al film che in maniera blanda e noiosa ci accompagna lungo il periodo preso in considerazione della vita del professore. No, se si prova qualcosa: commozione (credo che la mia scena preferita in quanto ad emozioni e riflessioni sia quella in cui Jane avvicina per la prima volta una sedia a rotelle a suo marito; lui si alza, gli si posiziona sopra, afferra i braccioli e resta un paio di secondi in piedi, probabilmente gli ultimi della sua vita, prima di accasciarvisi sopra), pieta’, ammirazione e’ unicamente grazie all’incredibile, soverchiante interpretazione di Eddie Redmayne che è veramente raffinato ed intenso nel rappresentare tutte le fasi e le emozioni della vita di Hawking e che come uno dei buchi neri tanto cari allo scienziato, attira ogni cosa verso di se inghiottendo e facendo dimenticare tutto quanto sta intorno a lui, film compreso.

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Molto bello / 28 Aprile 2018 in La teoria del tutto

Un film molto bello, reso sicuramente ancora migliore dalla bravura di Eddie Redmayne e dalla sua capacità di immedesimarsi così tanto nella parte del personaggio che interpreta da sembrarne quasi una copia.

Affascinante…. 7 / 2 Marzo 2016 in La teoria del tutto

Una pellicola biografica davvero bella e introspettiva…e poi queste “storie vere” ti prendono proprio per la loro verità, un pò come nel caso di “A Beautiful Mind” (ma quello era ancora più impegnativo!).
L’interpretazione di Eddie Redmayne nel panni di Hawking è davvero sublime: espressioni e profondità che lasciano col fiato sospeso. Ed oltre la storia della sua malattia e delle sue ricerche, anche la storia d’amore ha il suo giusto spazio, senza cadere nello sdolcinato e nel patetico.
Un contorno di attori bravi e una regia leggera.
merita una visione, se c’è ancora qualcuno che non l’ha visto.
Un bel 7.

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6,5 / 18 Luglio 2015 in La teoria del tutto

I due protagonisti sono eccezionali, Eddie Redmayne si è decisamente meritato l’Oscar.
E’ un film commovente, in sala tutti hanno pianto (non io, ma ho un cuore di pietra e sono un caso a parte).
Bella la colonna sonora, bella l’ambientazione e perfetti i costumi.
Comunque è una semplice biografia, ben fatta per carità, ma senza momenti che mi hanno veramente catturata.

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