Capitan Harlock

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Capitan Harlock

Capitan Harlock e la sua ciurma di pirati spaziali è l’unico ad apporsi al dominio della Gaia Corporation, che tramite l’inganno, è riuscita ad imporsi e ad illudere l’intero genere umano (ormai sparso in ogni angolo del Cosmo) con la speranza che un giorno sarebbe potuto tornare sulla Terra, resa un fantoccio-sacro dalla Gaia stessa. In nome della Libertà, Harlock si opporrà a questo assurdo complotto per smascherare la Gaia e rendere giustizia all’umanità.
Ilcinemasecondome ha scritto questa trama

Titolo Originale: キャプテンハーロック
Attori principali: Shun Oguri, Haruma Miura, Yu Aoi, Arata Furuta, Ayano Fukuda, Toshiyuki Morikawa, Maaya Sakamoto, Kiyoshi Kobayashi, Chikao Ohtsuka, Miyuki Sawashiro

Regia: Shinji Aramaki
Sceneggiatura/Autore: Kiyoto Takeuchi, Harutoshi Fukui
Colonna sonora: Tetsuya Takahashi
Produzione: Giappone
Genere: Orientale, Animazione
Durata: 115 minuti

Dove vedere in streaming Capitan Harlock

Nulla a che vedere con il bellissimo anime di Matsumoto. / 13 Gennaio 2018 in Capitan Harlock

Non riesco proprio a capire cosa abbiano sperato di ottenere i produttori di questo film d’animazione, fare leva sui sentimenti e i ricordi dei quarantenni/cinquantenni? Tentare di dare in pasto al 3D (mamma mia che schifezza! Mi è sembrato di vedere un videogioco e non un cartone animato! Sempre e per sempre evviva le animazioni degli anni ’70-’80!) un altro mito dell’animazione.
Beh, se questi erano gli intenti sono miseramente naufragati per quanto mi riguarda.
Harlock è un personaggio che ho amato moltissimo e tuttora amo, che è rimasto nella mia memoria come un eroe carismatico, affascinante e malinconico a capo di una simpatica banda di “aspiranti” pirati.
Difende la terra dalle grinfie della regina Raflesia e dal suo esercito di invasori.
Cosa c’e’ di tutto ciò nel film? Nulla, soltanto una roba noiosa, lenta e complicata da seguire che non ha assolutamente nulla a che spartire con la bellissima storia ideata e disegnata magnificamente da Matsumoto.
I personaggi anche sono poco somiglianti (Meeme totalmente reinventata) così come l’Arcadia, trasformata in una sorta di mostro spaziale lontana anni luce da quella per me bellissima dell’anime.
Impatto visivo per me inguardabile, zero emozioni e tanti, tanti sbadigli. Una delusione immane.

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15 Febbraio 2015 in Capitan Harlock

Dopo 30 anni salpa di nuovo l’Arcadia, l’indistruttibile nave spaziale di Capitan Harlock, in una nuovissima versione cinematografica decisamente più accattivante e moderna della serie animata del 70.

A chi non conoscesse la trama originaria, va specificato che questo film non è un né prequel né un sequel della storia raccontata nelle puntate, ma appare più come una sorta di spin-off alternativo, un “nuovo Harlock” diciamo (non ricordo bene “L’Arcadia della mia giovinezza”, ma mi sembra che le due trame riportino comunque differenze sostanziali), perciò se non sapete niente del leggendario personaggio di Matsumoto, poco importa.

Il lungometraggio di animazione è visivamente eccezionale, potentissimo. Ambientazioni, paesaggi, effetti di luce, fumo ed esplosioni rappresentano una vera perla della grafica digitale. Anche il design dei personaggi è molto curato e grazie ad alcuni primi piani è possibile notare l’eccellente lavoro fatto con le texture della pelle e di molti altri dettagli tecnologici e meccanici, frutto del duro lavoro degli animatori e della computer grafica che sta facendo passi da gigante. Per non parlare poi delle battaglie navali combattute nello spazio che sono straordinariamente articolate, nitide e fluide, tanto da potersi permettere delle sequenze in slow motion ricche di definizione. Tutta un’altra cosa rispetto alla moda del “primissimo piano sfuocato e incasinato” che ormai fa da padrone in molti film di nuova generazione come Transformers o Pacific Rim, che dove si può, risparmiano sugli effetti.

Purtroppo però, il forte impatto grafico non riesce a sorreggere la trama, incredibilmente fiacca e insignificante, a tratti soporifera. Principalmente il problema del film è che converge verso strade inaspettate e, nonostante si tratti di Capitan Harlock, c’è poco Harlock. Il capitano infatti, pur ricoprendo il suo ruolo leggendario e carismatico, fa poco o niente. Appare, fa il figo e sparisce per 20 minuti, per poi fare di nuovo un’uscita degna di qualche secondo a intermittenza. La storia si incentra molto di più sul giovane Yama, che ricopre un ruolo di co-protagonista utile ai fini della trama, ma non troppo convincente, soprattutto nel finale (stendiamo un velo pietoso).
Inutile negarlo, la vera padrona del film è la mitica Arcadia. Sempre presente e sempre nominata, l’Arcadia occupa la stragrande maggioranza del film, incantando con i suoi meccanismi assurdi e la potenza distruttiva che sfoggia per tutte le due ore di film. Ai più cinici e ai più fiscali in fatto di fantascienza di certo potrebbe far storcere il naso l’alone di mistero che circonda ogni tecnologia presente nel film, per quanto sia esattamente come nella serie degli anni ’70 dove nulla era spiegato. Era così e basta. Tuttavia capisco che a non tutti possa andare giù giustificare sempre tutto con “Eh.. è la Dark Matter” o cose assurde come il “Jouls Blast” (boh!).

Inutile anche spendere parole sul lato psicologico del personaggio di Harlock e della storia in generale, che non è assolutamente paragonabile all’opera originale, per non dire che è praticamente inesistente.

In find dei conti, probabilmente sarebbe stato meglio un film che si rifacesse alla trama originale, piuttosto che rendere brutto e patetico un soggetto che è passato la storia e che per molti over 30 è stato un vero e proprio eroe d’infanzia.

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Il voto sarebbe un 6.5 / 7 Gennaio 2015 in Capitan Harlock

Vaghi ricordi del cartone animato della mia infanzia (era più mio fratello il fan). Gli unici ricordi vividi che avevo sono Capitan Harlock (il personaggio) e la sua nave (mai termine è stato più corretto, visto anche il timone per governarla) pirata.
La storia è un pò intricata ma abbastanza interessante.

7 solo per l’animazione / 20 Febbraio 2014 in Capitan Harlock

Ma la storia troppo contorta …

28 Gennaio 2014 in Capitan Harlock

Comunque, bello da vedere, forse un pochetto troppo dark, nulla o quasi rimane dell’Harlock dell’infanzia, ma la sala era piena e tutta omologata sulla stessa fascia d’età. Storia così involuta che alla fine non si capisce bene da dove eravamo partiti, freddina la resa dei personaggi che hanno una certa inespressività facciale, ma come dire, se ne fanno un altro vado a vederlo lo stesso .

Prende un po’ di qui, un po’ di lì, da Harlock saga alle serie televisive degli anni settanta, si inventa di sana pianta la storia del Capitano (vedere alla voce L’arcadia della mia giovinezza), ha molti elementi classici quali la tragedia, l’agnizione, i legami di sangue, l’amore perduto, il sacrificio e l’espiazione. Perde nella caratterizzazione della ciurma che quasi non esiste (perchè non vi hanno inclusa la cuoca? Troppo comica? e il medico?) e nel veicolare il senso di ribellione proprio della pirateria. Ma la sceneggiatura è davvero poca cosa, forse bastavano 90 minuti, visivamente però fra pianeti e mondi, battaglie e quant’altro appaga.
Mi sembra pagare pegno a Star wars e, purtoppo, al Signore degli anelli (come è rappresentato il consiglio e il plenipotenziario).

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