Santa Clarita Diet

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serie tvSanta Clarita Diet

Sheila e Joel sono una coppia, nella vita e nel lavoro: proprietari di una bella villetta in una soleggiata zona residenziale e genitori di una sveglia adolescente, lavorano come agenti immobiliari nella cittadina di Santa Clarita, in California. La loro vita tranquilla e priva di particolari preoccupazioni cambia radicalmente quando, un giorno, Sheila è preda di uno strano malessere che, dopo ripetuti attacchi di vomito, la trasforma in maniera radicale.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: Santa Clarita Diet
STAGIONI/EPISODI: 3 Stagioni , 30 episodi, conclusa
Durata episodi: 30 min.
Attori principali: Drew Barrymore, Timothy Olyphant, Liv Hewson, Skyler Gisondo,
Creata da: Victor Fresco
Produttore: Michael A. Ross, Clay Graham, Chris Miller, Aaron Kaplan, Ember Truesdell, Timothy Olyphant, Tracy Katsky, Victor Fresco, Drew Barrymore
Produzione: Usa
Genere: Comedy, Horror
Network: Netflix

Dove vedere in streaming Santa Clarita Diet

Un piacevole divertissement / 20 Febbraio 2017 in Santa Clarita Diet

Comedy nera surreale da guardare senza impegno. Santa Clarita Diet non è certo un progetto impegnato che mira a lanciare un qualche messaggio più sottile, ma una sitcom leggera che deve essere vista come piacevole divertissement. Drew Barrymore è perfetta nel ruolo della zombie cannibale, divertente e ironica come è sempre stata sul grande schermo: mattatrice assoluta!

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John Waters docet / 19 Febbraio 2017 in Santa Clarita Diet

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Prima stagione
Si tratta di una sitcom di ispirazione horror dai toni grotteschi, sulla scia del cinema di John Waters (La signora ammazzatutti in testa), che, curiosamente, specie sul finale, sembra creare un parallelismo tra la strana condizione della protagonista (una buffa e sboccata Drew Barrymore) e quella di un malato terminale, rendendo inaspettatamente serioso un racconto basato sugli eccessi (e, all’opposto, sulle semplificazioni) più fantasiose possibili.

Peccato che il finale di stagione presupponga un altro ciclo di episodi: esaurito il gioco narrativo (nuove abitudini alimentari, cambio di vita radicale, rischio di decomposizione, ecc.), resta da svelare l’origine e l’eventuale cura della “malattia”. Ma davvero saranno necessari altri 10 episodi? Oimemì.

Voto prima stagione: 6

Seconda stagione
[Aggiornamento del 31 marzo 2019, ma ho visto gli episodi mesi fa!]
Timori, vade retro. La seconda stagione di Santa Clarita Diet mi ha divertito più della prima. I personaggi sono entrati davvero nel mio immaginario, con le loro fisime e caratteristiche, e la storia è stata pensata per evolversi coerentemente in un mare di cose incoerenti.
Divertente, surreale, folle.
La terza stagione è appena arrivata su Netflix e la guarderò, senza se e senza ma, sperando di non restare delusa.

Voto seconda stagione: 7

Terza stagione
[Aggiornamento del 17 aprile 2019]
Ecco, nella terza stagione, è successo ciò che temevo sarebbe accaduto nella seconda.
C’è qualcosa di eccessivo, qui, e non parlo delle cose (ovviamente) strane che succedono ai protagonisti. Ci sono personaggi “noiosi” (perché troppo reiterati nei loro comportamenti) come la poliziotta, l’agente del’FBI o il serbo cattivo che costringono i protagonisti a svicolare ad libitum.
Di buono, ci sono sempre le caratterizzazioni di tutto il cast, in primis la Barrymore e Timothy Olyphant, e i dialoghi in-credibili (decontestualizzati, sono davvero assurdi) sparati alla velocità della luce.
In questa stagione, compaiono anche Ethan Suplee (un altro di quelli che vedi in mille film e telefilm ma di cui non sai mai il nome) e la gloriosa Linda Lavin (la cameriera Alice nella omonima sitcom cult dei primi anni Ottanta ispirata al film Alice non abita più qui di Scorsese).

Voto terza stagione: 6 stelline e mezza

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Dieta ricca di proteine / 19 Febbraio 2017 in Santa Clarita Diet

Prima Stagione
Nel complesso divertente, con qualche tocco di originalità, ma non eccezionale.
I personaggi sono sì caricaturali, ma la cosa potrebbe essere voluta. La sovversione della normalità del sobborgo californiano è comunque colma di luoghi comuni, sia legati al tono da sit-com, che al lato horrorifico del tutto.
Non mi è piaciuto il finale, troppo aperto e troppo legato alla necessità di una seconda stagione.
Visto il tono della serie avrei preferito una chiusura più definitiva, con un eventuale seguito non completamente legato alla prima stagione.
voto prima stagione: 7

Seconda Stagione
Si riparte da dove ci eravamo fermati, con un riassunto della precedente stagione utile ed esaustivo.
Ritmo, situazioni e rapporti tra i vari personaggi sono ormai assestati e le new entry sono quasi sempre funzionali alla trama.
Un piccolo passo avanti per capire da dove arriva la maledizione zombie e buone gag.
Nuovo cliffhanger che, rispetto al primo, lascia meno insoddisfatti… soprattutto perché Netflix annuncia già la terza stagione.
voto seconda stagione: 7

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