[Rec]

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[Rec]

Una reporter segue dei pompieri in un operazione di routine per trarne un servizio per la televisione. La squadra però,insieme alla reporter,rimarrà chiusa nell' edificio dove era richiesto il loro intervento,ad affrontare un orrore sconosciuto e letale.
Anonimo ha scritto questa trama

Titolo Originale: [REC]
Attori principali: Manuela Velasco, Ferrán Terraza, Martha Carbonell, David Vert, Carlos Lasarte, Pablo Rosso, Vicente Gil, Carlos Vicente, María Lanau, Jorge-Yamam Serrano, María Teresa Ortega, Manuel Bronchud, Claudia Silva, Javier Botet, Ben Temple, Akemi Goto, Kao Chen-Min, Ana Isabel Velásquez, Daniel Trinh, Marita Borrego, Jana Prats, Víctor Massagué, Javier Coromina, Mostra tutti

Regia: Jaume BalagueróPaco Plaza
Sceneggiatura/Autore: Jaume Balagueró, Paco Plaza, Luiso Berdejo
Fotografia: Pablo Rosso
Costumi: Glòria Viguer
Produttore: Julio Fernández, Carlos Fernández, Julio Fernández
Produzione: Spagna
Genere: Horror
Durata: 78 minuti

Dove vedere in streaming [Rec]

Carino, 6 / 13 Marzo 2016 in [Rec]

Un horror senza tante pretese, carino e a tratti anche ben fatto. Storia solita di contagio in cui tutti, a mano a mano si trasformano in zombie cannibali.
Molto meglio il suo remake americano “Quarantena”, ma un 6 glie lo devo,

30 Luglio 2014 in [Rec]

Sarò l la voce fuori dal coro ma, citando la Mondaini, “Che barba, che noia, che noia che barba! …”
E sì che sono un’amante del genere zombie infetti, ma questo trovo sia il peggiore di tutti. Non mi ha entusiasmato niente e tutto era prevedibile fin dalla prima scena.

Riprendi tutto, mi raccomando. / 29 Aprile 2014 in [Rec]

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Mockumentary ben fatto, tensione decisamente ben gestita, claustrofobia alle stelle: è il terzo film di Balaguerò che mi capita di vedere e, come nelle altre occasioni, ho apprezzato molto sia l’uso degli spazi circoscritti che il senso costante di nodo alla gola che ogni buona pellicola di genere dovrebbe avere a prescindere.

Che la cosa fosse voluta o meno dall’autore, ho inteso ravvisare nella famelica smania di riprendere ogni cosa sia la brama di spettacolarizzazione dei media che una metafora della fame delle creature letali. Cane mangia cane, insomma.

Alcune note personali.
1. La vecchia da cui tutto sembra avere origine è davvero spaventosa: al di là del sangue che la ricopre, mi ha impressionata perché mi ha fatto pensare, prepotentemente, a casi “reali”di persone abbandonate all’interno del proprio appartamento.
2. Mi è oscura la trasmissione del contagio: come ha fatto la bambina imprigionata nell’attico (tra l’altro: è cresciuta?!? E’ una specie di zombie, indemoniato tra l’altro, pare… boh, non è chiaro, ma come ha potuto crescere?) a contagiare il cane che ha contagiato la bambina che ha contagiato la colombiana che alla fiera dell’est mio padre comprò? Ehm, cough… Scusate…
3. Il doppiaggio italiano è tremendo. Non tanto per la qualità, diciamo sufficiente, quanto perché (con rispetto parlando, s’intende) è stato affidato alla schiera di doppiatori dei cartoni solitamente mandati in onda sui canali Mediaset. Così, l’insopportabile Angela ha la voce di Bunny/Sailor Moon (mai sentita, prima d’ora, Bunny imprecare e dire parolacce, che shock), Pablo quella piaciona dell’improbabile Zorro biondo mandato in onda vent’anni fa da Canale 5… e così via. Insomma, ho faticato a dare loro credibilità, anche in alcune delle scene più drammatiche.

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13 Marzo 2014 in [Rec]

Santo cielo che ansia la scena finale..!
Un bel film dal ritmo serrato. Ottimi gli attori che recitano con talmente tanta naturalezza da farlo sembrare realmente un wannabe documentario.
Senza dubbio il capitolo migliore della trilogia.

4 Ottobre 2013 in [Rec]

Un film di paura spagnolo con buone tecniche di base, che mira al miglior risultato con il minor dispendio di energie e di denaro. Il risultato è apprezzabile su vari punti di vista. La ripresa stile amatoriale, ovviamente debita a più celebri film, accentua una frenesia già di per se marcata, contenuta in un set veramente claustrofobico. Sull’altro fronte una recitazione tipicamente spagnola può stonare ai non avvezzi, e un doppiaggio degno di “Paso adelante” impedisce un contatto immediato nelle prime fasi della visione.

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