3 Febbraio 2021 in Punk

Buon documentario, mi hanno emozionato le riflessioni di Johnny Rotten e Ian MacKaye e i tanti reperti di archivio, l’attenzione alle riot grrrls e così via. Peccato per gli ultimi due episodi in cui invece di approfondire il post-punk e il post-hardcore si sono limitati a raccontare della stupida scena pop punk di Offapring e Green Day. Nessun accenno ai Joy Division, mai citati gli Hüsker Dü e i Sonic Youth (nonostante due brevissime apparizioni di Thurston Moore), due band fondamentali per tutto ciò che di interessante ci fu negli anni ’90, niente di niente sugli Shellac e Steve Albini. I Fugazi anche loro soltanto accennati qua e là (le riflessioni di Ian sempre le migliori). Peccato

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