Pretend It's a City

Suppongo di essere troppo giovane e banale per poter conoscere Fran Lebowitz. In questa miniserie condotta e diretta da Martin Scoresese non abbiamo un ritratto di Fran Lebowitz ma una sorta di “open mic”: discussioni a ruota libera sulla vita l’universo e tutto quanto, vagamente tematizzate in ogni episodio.

Al tavolo di un ristorante con Scorsese, Lebowitz si esibisce in ciò che fa di solito nei suoi incontri pubblici (di cui vediamo molte clip, fra cui alcune impagabili del suo incontro/scontro col premio Nobel Toni Morrison, a cui la serie è dedicata). In questo senso la serie è un’espansione del documentario che Scorsese le aveva già dedicato nel 2010, Public Speaking.

Le atmosfere (forse addirittura allusioni) ricordano inevitabilmente il più noto Woody Allen. La cultura e le idiosincrasie ebraiche e newyorchesi sono le stesse e l’umorismo è molto simile, ma non la pedanteria. Fran Lebowitz la starei a sentire per delle ore (anzi, l’ho appena fatto!), e evidentemente anche il buon zio Marty, che pende dalle sue labbra, ride di cuore a ogni suo pié sospinto e si è mostrato ben deciso a sdoganarla presso il suo pubblico (il cameo che non potevi ricordare: era una giudice nel film Wolf of Wall Street).