6 Recensioni su

Nip/Tuck

/ 20037.093 voti
serie tvNip/Tuck
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Fantastica! / 21 Febbraio 2020 in Nip/Tuck

Mi mancano serie originali come queste!!!
8!

IL CAPOLAVORO / 7 Luglio 2016 in Nip/Tuck

Sarò sicuramente di parte, poichè è la mia serie preferita, ma questo è davvero un capolavoro a mio parere. Le prime tre serie sono di una bellezza difficilmente paragonabile, le restanti sono un susseguirsi di sperimentazioni e tentativi di mischiare questa serie con generi diversi. Vi possiamo trovare episodi grotteschi, comici, drammatici, thriller, horror, soft splatter e molti altri. Nessuna serie l’ha mai fatto prima e dopo. I personaggi sono analizzati quasi fino al midollo, in particolar modo i protagonisti, che trovo assolutamente azzeccati. Il personaggio di christian troy sembra esser stato cucito addosso a Julian McMahon, che sostiene una parte non facile egregiamente. I difetti ci sono, ma a volte vengono oscurati dalle incredibili trovate dell’autore, E’ assolutamente inconcepibile ritenersi un appassionato senza aver visto almeno una puntata di questa stupefacente opera !

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Indagine sull’oscurità dell’animo / 4 Febbraio 2015 in Nip/Tuck

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Ho sempre amato questa serie televisiva che è riuscita per sei stagioni, tra alti e bassi, a tenermi sempre sul filo del rasoio, tra giusto e sbagliato, morale e immorale. Come ho notato anche in “American horror story” anche questa serie del mio amatissimo Ryan Murphy, c’è una profonda immersione nell’animo umano, cercando di coglierne i lati più bui, cupi e inquietanti. Nessuno si salva in questa serie, dall’integerrimo (solo all’inizio) dottor McNamara al fascinoso e disinibito dottor Troy, tutti hanno degli scheletri nell’armadio, delle perversioni. Sebbene le ultime due stagioni abbiano un tono e una trama, secondo la mia opinione, nettamente inferiore, questa serie si merita per me un 8 pieno, perché non mi stanca mai e dopo ogni puntata lascia quel senso di amarezza che solo Ryan Murphy riesce a provocarmi.

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Preciso ma non troppo / 26 Dicembre 2013 in Nip/Tuck

Fantastica serie che cavalca l’onda fino alla quarta stagione. Viene sfruttata a pieno la creazione dei casi dei vari pazienti che talvolta sottolineano e marcano già dei problemi che hanno dei personaggi.
Descrivendo questa seria in tre termini:
1- Stupenda, 2- Psicologica, 3- Inquietante

16 Dicembre 2013 in Nip/Tuck

Come tante altre serie, anche questa parte benissimo e scivola nel corso delle stagioni, tanto che l’ho abbandonata.

Fratelli di Taglia / e Cuci / 19 Settembre 2013 in Nip/Tuck

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Non appena il Bang e Olufsen è avviato, aprendo le danze con un tango dei Gotan Project o un successo dei Rolling Stones, il poliedrico Ryan Murphy può finalmente mettere in scena il suo personale tripudio di Sangue e Sole, Sudore e Sesso, Silicone e Skin: la parola d’ordine è dualismo, quindi contrasto, quindi conflitto: quindi, successo immediato (Hollywood docet).
La platonica mela è prontamente recisa da una lama da 15: se il Dr. Sean McNamara è vittima di incontrollabili dissidi famigliari che farebbero sbiancare i coniugi Kramer, il Dr. Christian Troy preferisce, invece, dilettarsi nella voluttuosa arte del Doggy Style, sodomizzando la modella di turno in barba ad ogni bigottismo monogamo socialmente gradito. Per quanto i fili possano stirarsi, lungo l’intricato labirinto mentale di Ryan, non ci si può sottrarre al dipanamento e alla ricongiunzione dei due tranci di mela. Ma è solo a questo stiramento che va attribuita l’eventuale colpevolezza di aver lasciato un lembo di pubblico con la fronte aggrottata e lo sguardo perplesso: in fin dei conti, Nip/Tuck è un microcosmo a cui è stato addossato l’ingrato compito di rispecchiare il macrocosmo. E’ stato quindi necessario attivare un processo di condensazione non dissimile da ciò che avviene nel succedersi seriale di una soap-opera; tradimenti, patologie rare, perversioni, razzismo, sindromi insolite, omofobia: prendete tutti questi file, comprimeteli in un archivio .zip e inviateli al target prescelto; quando questi sarà persuaso che la più ampia illustrazione del mondo sarà sempre schiava di una condensazione degli accadimenti, allora accetterà con interesse di stare al vostro gioco. Ma a discapito di ciò, la corsa ha il fiato corto: più le stagioni proseguono, più il quadro generale si accosta ad un corridoio di camere da cui i personaggi entrano ed escono ad ampie falcate, senza un attimo di tempo per domandar loro quale direzione vogliano prendere. La causa di questo appannaggio graduale è forse rappresentata da The Carver, vero Nec Plus Ultra della serie; non tanto per il suo fascino da vero villain, che mai più sarà eguagliato negli episodi a venire, quanto per il suo carisma nel dar corpo e sostanza all’intera filosofia su cui fa perno l’intero Nip/Tuck: “La bellezza è una sventura per il mondo”. Accertato questo, non resta altro da fare che un garbato dietro-front, ripercorrere la strada al contrario e tornare ad elargire iniezioni di botox a quelle cariatidi represse che tanto bruciano dal desiderio di carezzare la loro pelle stirata, fremendo all’idea che un affascinante chirurgo possa adesso regalare loro un ultimo orgasmo. Definitivo.

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