9 Recensioni su

Mr. Robot

/ 20158.1247 voti
serie tvMr. Robot
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29 Dicembre 2022 in Mr. Robot

Un prodotto molto particolare, forse di nicchia di cui ho apprezzato TUTTO. La prima volta mi sono fermata alla fine della prima stagione ma, quando l’ho rivista e sono arrivata fino in fondo e ne ho capito la struttura completa, mi sono resa conto della bellezza di una storia complessa che non parla tanto di hacker quanto della mente umana e dei suoi meccanismi. Molte puntate sono da urlo per regia e tecnica e rami malek è strepitoso

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21 Ottobre 2021 in Mr. Robot

Sotto consiglio di Stefania, alla fine son riuscito a dare a questa serie una seconda possibilità e ammetto che mi ha lasciato stupito.
A dispetto della trama, l’elemento che mi ha colpito di più è lo sviluppo del protagonista, Elliot, che diventa man mano sempre più complesso, umano, in un contesto iper-introspettivo destinato a diventare la base sulla quale volge tutta la storia. E insieme a lui, si evolve anche l’aspetto tecnico che accantona le inquadrature scialbe mozza-teste per passare a quelle più ricercate, complesse, “sperimentali”, a tratti cinematografiche, che sono riuscite infine a farsi apprezzare.
In questi termini, rimango del parere che per me la prima stagione non le rende giustizia.

Meno apprezzabili, invece, sono stati alcuni episodi della serie: lenti, pesanti e di difficile comprensione, soprattutto le parti in cui si fa largo uso di un linguaggio tecnico-visivo non proprio adatto a tutti.

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Mah… / 20 Febbraio 2020 in Mr. Robot

Una serie secondo me molto sopravvalutata.
Bella e intrigante, sì, ma forse anche troppo.
Non so, a me non ha entusiasmato molto anche se alcuni episodi sono fantastici.
Bella storia nell’insieme.
Ma per me è un 5.

ero Deluso / 26 Giugno 2017 in Mr. Robot

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Dopo una prima stagione sicuramente molto interessante, la seconda (appena conclusa), mi ha lasciato alquanto indifferente. La schizofrenia di Elliot ha preso il sopravvento e buona parte degli episodi sono incentrati su Eliot che cerca di controllare il suo alter-ego, per finire con un nuovo colpo di scena e Eliot che non ricorda quello che il suo doppio ha programmato! In merito alla trama, devo dire che non ho visto grandi sviluppi, ma solo piccole cose, probabilmente di preparazione alla nuova stagione (già confermata). In definitiva, a parte gli ultimi episodi, tutta la stagione è molto incentrata sul dualismo Elliot/Mr. Robot, e anche le storie secondarie passano quasi in secondo piano.
Questa sono le mie impressioni e sono molto curioso di conoscere le vostre, chissà forse qualcuno di voi l’ha vista in maniera diversa 🙂
Terza stagione
Che dire, da qualche parte ho letto che è da applauso, ed è proprio così. Dopo il calo nella seconda stagione, Mr. Robot rientra a pieno titolo nell’olimpo delle serie tv. Tutto il cast è eccezionale, ma Rami Malek è strepitoso.
Quarta, ed ultima, stagione
La degna concusione di una delle migliori serie degli ultimi anni. Sicuramente un prodotto di nicchia, sicuramente una storia che va seguita molto attentamente, altrimenti è facile perdersi nella mente del protagonista e nella complessità della trama.
Quest’ultima stagione è l’apoteosi del duo Elliot/Mr. Robot, si assiste ad una lenta trasformazione dei due personaggi, fino ad arrivare al vero Elliot. Il settimo episodio è realizzato con una maestria teatrale, da solo vale tutta la stagione. Il vero Elliot è pronto, l’accettazione della verità è l’unico modo per combattere il male. Ciao Elliot.

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NON PER TUTTI / 24 Giugno 2016 in Mr. Robot

la prima stagione della serie si presenta bene. sicuramnente non si tratta di una serie televisiva per tutti. hackers, managers e società si intrecciano in continuazione. il protagonista, Elliot, ti fa immergere completamente nella follia cyber del suo mondo. per il genere cybernetico, la serie è fatta bene. aspetteremo la seconda stagione.

Cyber disagio / 9 Giugno 2016 in Mr. Robot

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Prima stagione
Fincheriana nell’estetica e per ispirazione narrativa (come non prendere in considerazione, per tanti motivi, il suo celeberrimo adattamento del Fight Club di Palahniuk?), questa serie tv si è rivelata un intrattenimento originale e interessante, in grado di far riflettere sull’uso della tecnologia e della Rete, e di come e quanto ogni singolo aspetto della nostra vita, oggi, sia ad esse legato e da esse condizionato.
La schizofrenia del protagonista non è fisica ed esclusiva: il suo desiderio costante di violare gli account dei propri conoscenti (e quelli dei conoscenti dei conoscenti, ad libitum) è solo una forma amplificata e ragionata (?), benché (o forse proprio perché) maniacale, del comune ficcanasare nelle vite altrui attraverso i social.
Ciò che mi incuriosisce (e spaventa, parimenti) è la rappresentazione del nuovo ordine sociale che dovrebbe essere il protagonista della seconda stagione della serie tv.

Voto prima stagione: 8

Seconda stagione
Pur mantenendosi altissima la qualità generale della serie tv, la seconda stagione non mi ha acchiappata fino a che non ho visto il sesto episodio, quello in cui Eliot è in viaggio con la famiglia in un contesto più straniante del solito, in puro stile sitcom anni Ottanta (con tanto di comparsate dell’alieno Alf!).
Da quel momento, ciò che mi era sembrato fino ad allora un curioso girotondo narrativo un po’ fine a sé stesso, ha trovato compimento. Quelli che potremmo chiamare i sogni lucidi di Elliot sono una delle cose più terrificanti (da me) viste ultimamente sullo schermo. La sua lotta costante per comprendere cosa sia vero e cosa sia frutto della sua mente malata è coinvolgente ed esasperante al punto che, nonostante l’identità di Mr. Robot sia stata svelata da tempo, anche lo spettatore continua ad avere grosse difficoltà a discernere la realtà dalle costruzioni mentali del protagonista.
Se pure uno degli elementi più intriganti della prima stagione (l’attività di hacker di Eliot) è stata messa (solo apparentemente) da parte, paradossalmente la serie ne ha guadagnato in complessità narrativa, mostrando quanto e come Eliot sia vittima e carnefice di sé stesso, in un cortocircuito mentale se possibile sempre più intrigante che, a parer mio, raggiunge l’apice tra il citato sesto episodio e il nono.
Per quel che mi riguarda, alla luce degli sviluppi dell’ultima puntata, il cliffhanger con cui si conclude la stagione è a suo modo prevedibile, scioccante ma coerente. Inizia la (mia) attesa per la terza stagione.
Ciò che spero di scoprire presto è anche lo sviluppo del personaggio di Angela che, nel giro di mezzo episodio (il nono), dopo una sequenza quantomai lynchana, sembra sia stata posseduta dal Maligno.

Insieme a montaggio e fotografia, si confermano ottime anche le scelte musicali della serie, con “tempistica” e mood sempre originali.
Menzione d’onore per l’inserimento di Walking in my shoes dei Depeche Mode nel (mi pare) settimo episodio.

Voto seconda stagione: 8

Voto terza stagione: 8,5

Quarta stagione
[Aggiornamento del 28 luglio 2021]
Per godermi bene l’ultima stagione di Mr. Robot, ho deciso di rivedere la serie tv di Sam Esmail dall’inizio: meno male, perché, altrimenti, mi sarei davvero persa.
È stata una bellissima cavalcata: Mr. Robot è una serie tv pianificata al millimetro. A onor del vero, non so se sia stata pensata in questo modo fin dall’inizio: in questo senso, c’è una specie di stacco, tra la prima e la seconda stagione. Per me, però, è certo che, dalla seconda stagione in poi, ogni cosa è stata pensata per “avere senso” e continuità, nell’intera economia del racconto.
I primi episodi della quarta stagione mi hanno lasciato perplessa: tempi un po’ troppo dilatati, una virata in stile Philip K. Dick… Ma anche queste cose sono state calcolate. Nel complesso, l’ho trovata struggente: Elliot (Rami Malek) è un personaggio scritto e interpretato davvero bene, la sua complessità, che nella terza e quarta stagione esplode definitivamente, è tale da indurre nello spettatore tanti sentimenti, talvolta confliggenti tra loro.

Nonostante che l’abbia apprezzata tanto, però, Mr. Robot non mi è sembrata una serie tv esente da difetti. Per esempio, posto che il personaggio di Tyrell (Martin Wallström) mi sia piaciuto, per caratterizzazione e i tanti scenari che suggerisce, in fin dei conti mi è parso abbastanza superfluo ai fini narrativi [come quello della moglie, Joanna (Stephanie Corneliussen)].
Poi, limite mio, in più di ogni occasione, con Phillip Price in scena (Michael Cristofer), il mio cervello entrava in modalità pilota automatico: dialoghi troppo criptici, per me difficili da inquadrare (a monte) nel quadro generale del racconto.

Tolte queste cose, penso che, per fattura complessiva [scrittura, regia, fotografia, montaggio, musiche, interpretazioni… ma vogliamo parlare del personaggio di Irving (Bobby Cannavale)?], Mr. Robot sia una delle migliori serie tv degli ultimi 10 anni.

A latere, nell’ultima stagione, c’è perfino un brano degli Afterhours: e chi se l’aspettava? <3 Voto quarta stagione: 9

Voto complessivo: (al bando la matematica) 10.

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Mr. Robot: è solo la prima stagione / 6 Maggio 2016 in Mr. Robot

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Le premesse per un ottima serie ci sono tutte, ma come detto sono premesse. Stiamo parlando di una serie che è cominciata da poco e già si sentono giudizi affrettati: “è una me**a”, “è lentissima, l’ho abbandonata immediatamente”, “è un capolavoro”, ” Breaking Bad coi computer”. Invece di soffermarci su inutili giudizi cerchiamo invece di analizzare gli innumerevoli pregi e difetti di questa stagione, parliamo dei possibili sviluppi di trama, di possibili ipotesi, come ad esempio la possibilità che Elliot e Tyrell siano la stessa persona e altre cose del genere. Per serie come questa, l’analisi di singole stagioni è solo inutile e deleteria alla serie stessa: per esempio ho notato che alcuni l’hanno addirittura paragonata a serie come Daredevil e Jessica Jones, quando in realtà sono serie palesemente differenti. Il gioco delle stagioni, nel caso delle serie supereroistiche è possibile in quanto i protagonisti affrontano storie differenti di stagione in stagione; il filo che le lega è la caratterizzazione e la conseguente evoluzione del personaggio: Daredevil nel prima stagione affronta Fisk, e questo lo fa crescere e mutare, ma nella seconda stagione le minacce sono completamente differenti; Walter White invece ha un cancro e il suo obbiettivo, la sua storia, per tutte le cinque stagioni, è la stessa: recuperare più soldi possibile da lasciare alla sua famiglia (è vero l’evoluzione del personaggio descrive molto di più di questa semplice analisi ma comunque la storia di fondo rimane la stessa). Questo è per dire di evitare inutili discussioni tra chi l’ha apprezzata o meno perché questa sola ed unica stagione non ci fornisce gli elementi necessari per poter giudicare questa serie un capolavoro o meno.

Molti interrogativi sono ancora irrisolti; ad esempio che fine ha fatto Tyrell? Che fine ha fatto Vera? Cosa c’entra la morte di Shayla? Inoltre l’approfondimento di vari personaggi secondari risulta incompleto! Spero che questi interrogativi trovino una risposta nella prossima stagione…

In sostanza, è sicuramente un prodotto interessante che con la sola ed unica stagione non soddisfa ma nemmeno annienta il desiderio di vederne una seconda stagione. Aspettiamo sperando che le numerose domande vengano sviscerate e che tante altre vengano poste.

Articolo completo: http://nextreviews.altervista.org/mr-robot-solo-la-1-stagione/

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./prime_impressioni.sh / 2 Agosto 2015 in Mr. Robot

Lo show ha come protagonista Elliot (Rami Malek), un giovane programmatore che lavora nel campo della cyber-sicurezza di giorno e come hacker vigilante di notte.
La vita del ragazzo giunge a un bivio quando il misterioso leader di un gruppo di pirati informatici (Christian Slater) lo ingaggia per distruggere la società per cui lavora.
Elliot prova a resistere nonostante sia convinto che la multinazionale stia rovinando il mondo.
Anche se può sembrare l’incipit di Matrix questa serie riesce ad uscirne
a testa alta e con una propria essenza. Ottimo Pilot di partenza, ottima regia e fotografia (ha quel taglio che mi ricorda Fincher) e le soundtrack.
riesce poi a trattare in modo realistico e credibilmente anche la componente hacking come non ho mai visto in serie tv/film, c’è una certa ricercatezza e poca banalità.

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Finalmente un prodotto che fa giustizia agli hacker! / 22 Luglio 2015 in Mr. Robot

Serie TV stupenda, che mostra finalmente com’è la vera vita di un hacker, con tutti i suoi pregi e i suoi difetti.
Dovevano tuttavia fare una distinzione tra “White Hats” (Elliot), “Grey Hats” (la FSociety) e “Black Hats” (l’Armata Oscura), ma vabbé, poi sarebbe pretendere troppo.
Divertenti le citazioni di “Matrix”, “Pulp Fiction”, nonché la critica da parte degli hacker al film “Hackers”.
Da vedere assolutamente!

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