Sellerio pozzo inesauribile di serie tv gialle italiane / 16 Febbraio 2022 in Monterossi - La serie

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Prima stagione
Non mi è (ancora) capitato di leggere i romanzi di Alessandro Robecchi editi da Sellerio (pozzo apparentemente inesauribile di soggetti televisivi gialli e crime) da cui è tratta la serie tv Amazon Monterossi, ma, se devo essere sincera, i primi 3 episodi del telefilm (che compongono la storia intitolata Questa non è una canzone d’amore) non mi ha invogliato granché a farlo, né a procedere con le altre 3 puntate attualmente disponibili (Di rabbia e di vento).

Carlo Monterossi (Fabrizio Bentivoglio) è un personaggio abbastanza interessante e il fatto che lavori come autore televisivo è un dettaglio intrigante.
Però, il pacchetto completo non mi ha incuriosito particolarmente: la trama è articolata, ci sono sfondamenti della quarta parete, ma, alla fine, la storia si risolve in una serie di buffe (anzi, di ironiche, dài) casualità e i vari personaggi a corollario del protagonista non sono entrati nelle mie simpatie (a eccezione della coppia di sicari con un codice morale à la Dexter che, in realtà, potrebbe riservarmi qualche soddisfazione).

Insomma, dopo circa 135 minuti complessivi (tanti, secondo me, per una storia abbastanza esile), credo di aver messo una pietra sopra al milanese Monterossi (credo, eh: mai dire mai).

Dato che non ne ho completato la visione, non assegno le stelline all’intera stagione della serie tv, ma mi riservo di esprimere un voto relativo ai primi 3 episodi.
Questa non è una canzone d’amore: 5 stelline.

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