Mediterraneo

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Mediterraneo

Giugno 1941. Un plotone di otto soldati del Regio Esercito Italiano viene spedito a presidiare una remota isoletta dell'Egeo: inizialmente vissuta come una sorta di punizione, presto la permanenza su quel lembo di terra fuori dal mondo presenterà i suoi vantaggi, soprattutto per un manipolo di militari poco ortodossi come loro. Terzo e ultimo capitolo della cosiddetta Trilogia della fuga di Salvatores, ha ottenuto un premio Oscar nel 1992 come Miglior film straniero.
laschizzacervelli ha scritto questa trama

Titolo Originale: Mediterraneo
Attori principali: Diego Abatantuono, Claudio Bigagli, Giuseppe Cederna, Claudio Bisio, Gigio Alberti, Ugo Conti, Memo Dini, Vasco Mirandola, Luigi Montini, Irene Grazioli, Antonio Catania, Vana Barba, Alessandro Vivarelli, Mostra tutti

Regia: Gabriele Salvatores
Sceneggiatura/Autore: Enzo Monteleone
Colonna sonora: Giancarlo Bigazzi, Marco Falagiani
Fotografia: Italo Petriccione
Costumi: Francesco Panni
Produttore: Gianni Minervini, Mario Cecchi Gori, Vittorio Cecchi Gori
Produzione: Italia
Genere: Guerra, Commedia, Romantico
Durata: 96 minuti

Dove vedere in streaming Mediterraneo

Indimenticabile! / 25 Aprile 2022 in Mediterraneo

I bei film italiani di una volta, con storie genione e sincere, vere, piene di sentimento e di realtà.
Non come la maggior parte delle ciofeche di adesso!
8/10.

Universale / 15 Settembre 2020 in Mediterraneo

Ho rivisto Mediterraneo di Salvatores per caso, durante un passaggio tv, dopo tanti anni dalla mia prima volta e, forse, l’ho apprezzato più che allora.
È stata un’esperienza gradevolissima: luoghi mozzafiato, belle caratterizzazioni e un buon cast supportano una storia fuori dal tempo che, al di là degli eventi storici che la sottendono, ribadisce l’immortalità e la persistenza di narrazioni come quelle omeriche (ça va sans dire), nelle quali l’uomo si smarrisce geograficamente e quasi si fonde e confonde con lo scorrere dei giorni, acquisendo uno sguardo più pulito sul mondo. L’unico personaggio che si oppone a questa dinamica è quello di Bisio, che tenta costantemente di tornare “alla civiltà” e che non riesce a cogliere l’essenza di questa forma di atarassia e i suoi effetti benefici.
L’universalità del racconto di Salvatores, poi, ben si esprime nella “modernità” dei suoi personaggi, che agiscono, si muovono e parlano come individui contemporanei calati in un contesto storico passato.

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Non si viveva poi così bene in Italia… / 17 Novembre 2016 in Mediterraneo

Una sceneggiatura impeccabile che racconta un’agrodolce storia di fuga (il film è dedicato nel finale a “tutti quelli che stanno scappando”).
Ma anche, per altri versi, l’ennesima perorazione del mito degli “italiani brava gente”.
Questo è Mediterraneo, ambientato durante i drammatici anni della seconda guerra mondiale, che sembra toccare solo marginalmente quell’isola (almeno nel periodo oggetto delle vicende).
Una storia leggera e spesso ironica, un cast affiatato, una fotografia che a tratti si esalta con i bellissimi paesaggi greci e le luci del tramonto.
Fu vincitore dell’Oscar come miglior film straniero (generosamente, vista la presenza in nomination di Lanterne rosse di Zhang Yimou), due anni dopo Tornatore e il suo Nuovo Cinema Paradiso, quando ancora l’Italia era considerata come un Paese di grande tradizione cinematografica. Ed infatti questo film si innesta perfettamente nell’eredità della commedia all’italiana, raccolta da un esiguo numero di esponenti, i pochi che continueranno a proporre prodotti di qualità nel generale abbrutimento complessivo del nostro cinema.

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«In tempi come questi, la fuga è l’unico mezzo che rimane per mantenersi vìvi e continuare a sognare» / 16 Marzo 2016 in Mediterraneo

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

La forza delle idee.Gabriele Salvatores dimostra ancora una volta che un’idea non nasce dal “budget” ma dalla capacità di realizzare un ritratto reale di quel viaggio che percorre i più sperduti meandri della mente umana.Mediterraneo è la storia di una piccola brigata militare italiana,che in un’operazione di controllo e osservazione di una piccola isola della Grecia durante il 1941,mette a nudo l’insensatezza della guerra,senza mai mostrare però il suo lato nudo e cruento.Eccezionale è la caratterizzazione dei personaggi,laddove,ognuno con proprie idee e inserito nel giusto contesto,non prevarica mai l’altro.Il tenente Montini,insegnante prestato alla guerra,amante dell’arte tanto da affrescare un’intera chiesa,il marconista Colasanti,che durante quest’avventura scoprirà la propria sessualità,il soldato Noventa,desideroso di tornare in Italia per riabbracciare sua moglie e il figlio che lo aspetta,o Strazzabosco,mulattiere che trova in un asino il miglior compagno di vita.Tuttavia degni di nota sono il Sergente Lorusso,interpretato da un ispiratissimo Diego Abatantuono,patriota,idealista,che inizialmente è riluttante all’idea di rimanere su di un’isola deserta,impaziente di partecipare al destino di quell’Italia fascista imbottita di macismo,ma che poi diverrà smanioso di costruire un paese migliore,e l’attendente Farina,che in Grecia scopri la letteratura ma soprattuto l’amore della sua vita,il primo,che farà sì che quella terra divenga sua per sempre.Mediterraneo è quindi capace di affrontare qualsiasi lato della guerra e di quell’Italia che fu,dall’omofobia al rispetto di assurde regole,dal patriottismo alla fratellanza,dalla nostalgia fino al desiderio di costruire un paese migliore.I dettagli però alla lunga fanno la differenza ed un possibile capolavoro è stroncato dall’assenza di una fotografia,scenografia o colonna sonora all’altezza della sceneggiatura.L’opera di Salvatores resta comunque uno splendido ritratto dall’alto di quell’Italia e in generale quell’Europa che un tempo fu.

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Ottimo film / 28 Febbraio 2016 in Mediterraneo

Validissimo film di Salvatores, premiato agli Oscar. Il bello del film è che riesce a raccontare una vicenda seria riuscendo a divertire (e non solo) senza mai scadere nello stupido o nel ridicolo. Ottimo il cast, con un fenomenale Abatantuono. Bellissime anche le ambientazioni.