Recensione su Lost

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ogni 108 minuti / 29 Luglio 2018 in Lost

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Ci sono alcune serie che hanno fatto la differenza. Lost nel corso dello scorso decennio è stato lo spartiacque tra i telefilm procedurali e la nuova serialità che oggi va per la maggiore, con l’assoluto merito di averlo fatto riportando al centro la costruzione dei personaggi, l’approfondimento di background e relazioni, confezionando al grande affresco un abito infarcito di misteri in una atmosfera retro-fantascientifica originale e accattivante.

Fermo restando l’ottimo giudizio complessivo l’opera non è omogenea. Le prime tre stagioni in particolare corrono via veloci, in seguito il ritmo diventa più confuso, la direzione della sceneggiatura più incerta e farraginosa, spingendo intensamente sul lato del mistery e del fantasy, talvolta con scarso costrutto. Nella 6° stagione la maggioranza dei nodi, in un modo o nell’altro, vengono al pettine, anche se in un modo che al tempo lasciò insoddisfatti in molti.
Complessivamente: Rivoluzionario.

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