Autocelebrativo S1 / 25 Maggio 2023 in L'impero ottomano

Sarà un docu-film, ma mi aspetto maggiore correttezza storica. Tutto si gioca sulla tensione che esiste tra aggressori ottomani, che rappresentano la giovinezza con il loro Sultano Mehmed di 21 anni, e i difensori romani, ultimi discendenti di un mondo sopravvissuto a se stesso. Pochissime spiegazioni politiche (perché il papa non invia aiuti? Soprattutto, perché non lo fa Venezia??). Ma l’aspetto più fastidioso è che il racconto è narrato in gran parte in maniera obiettiva da esperti storici inglesi, statunitensi e turchi, ma mano a mano che si arriva al climax, i turchi sembrano esultare come ad una partita di calcio. Mehmed viene fatto passare com un eroico giovane capace di rinnovare, andare oltre, i limiti angusti che esprimono il proprio padre e il suo vecchio consigliere; Mehmed viene presentato come un giusto: fa tagliare la testa al viscido Luca Notara, rimproverato di offrire a lui, come servile omaggio, un forziere di denaro che non aveva consegnato al proprio imperatore per sfamare donne e bambini. Non viene fatto nemmeno un cenno all’orrendo massacro che si consumò nelle strade di Costantinopoli: il vescovo Isidoro, che riuscì rocambolescamente a fuggire, ha scritto di strade completamente ricoperte di sangue, corpi smembrati in tanti pezzi… al punto che Mehmed dovette ritirare la promessa fatta al suo esercito di poter fare ciò che volevano per tre giorni nella città: dopo una sola li fermò o non sarebbe rimasto né un essere vivente né pietra su pietra. Questa fu la caduta di Costantinopoli. Che si trasformò in Istambul solo nel ‘900 e non subito, come detto nella serie… Insomma i turchi si sono autocelebrati con questo Mehmed che è anche dotato di ogni senso dell’onore e codice di cavalleria. Manca il respiro dell’epica e la tragedia non è descritta nella sua interezza e nelle sue implicazioni.

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