LIBERI TUTTI / 24 Maggio 2020 in Liberi tutti
La serie tv Boris, andata in onda tra il 2007 e il 2010, di certo fu qualcosa di rottura, qualcosa di necessario. In netta contrapposizione certo con un fiction patinata, vuota e fatta male,era volontariamente dissacrante, realistico e sporco, e di certo molto politico, il messaggio era chiaro: Berlusconismo, televisione oppressa e politicizzata, donne oggettificate, delegati di rete truffaldini, raccomandazioni e chi più ne ha più ne mettam, Boris sorgeva laddove in italia c’erano solo melodrammoni diluiti fino allo sfinimento. Ora, più di dieci anni dopo quel piccolo capolavoro che era Boris, due degli autori si rimettono in gioco con Liberi Tutti. I primi episodi arrancano, esattamente come quelli di Boris, devono introdurre un universo, e devono presentare i personaggi, servono per inquadrare la cornice narrativa. A mano a mano che la trama si dipana, la serie prende forma creando effetti comici davvero interessanti. E’ di certo meno cattiva di Boris, ma forse siamo in un epoca di in cui la cattiveria non è più necessaria. Il cinema italiano è in ripresa, in rinascita, i cinepanettoni non incassano più così tanto, il pubblico è educato meglio, grazie anche alle piattaforme online, palestra di serie tv, e soprattutto c’è meno nichilismo alla base della creazione. Non si può pretendere che sai Boris 2, anche se il paragone è dietro l’angolo, ma sembra promettere molto bene ed è davvero spassoso, senza però privarsi del valore politico e realistico che caratterizzava Boris per questo.
Gigantesca infine l’assenza di Mattia Torre, terzo sceneggiatore di Boris prematuramente scomparso, che gli amici citano e omaggiano come meglio possono, a partire dal titolo Liberi Tutti.
Consigliatissimo per chi cerca qualcosa di diverso nella televisione, e obbligatorio per chi vuole incentivare un minimo le produzioni italiane, che ultimamente, sono davvero attive e sarebbe un peccato farle tornare nell’oblio di cui Boris, pietra miliare della televisione italiana, rimarrà sempre un monito e un amaro ricordo.