Recensione su L’amica geniale

/ 20187.185 voti
serie tvL’amica geniale
Creata da:

Apprezzabile come il romanzo / 11 Dicembre 2018 in L’amica geniale

Come ho apprezzato il romanzo di Elena Ferrante allo stesso modo sto apprezzando questa serie televisiva di Saverio Costanzo(per me da sempre regista in gamba che forse purtroppo porta un cognome ingombrante) che vede protagoniste due bambine e poi donne completamente diverse tra loro che condividono insieme una vita tra amore e odio. Sullo sfondo una Napoli con le sue bellezze ma anche con le sue disgrazie.

1 commento

  1. Stefania / 12 Dicembre 2018

    Ho provato a vedere la serie tv solo in due occasioni (primo episodio, dall’inizio, e un frammento di uno dei due andati in onda ieri sera, credo fosse il quinto), quindi sono consapevole di non avere molto a cui aggrapparmi. Bravo Costanzo, ottimo lavoro di casting, costumi e scenografie, ma questa storia ammmé proprio non m’acchiappa. Non mi è piaciuto il libro della Ferrante (parlo di “libro”, perché mi sono fermata al primo volume della quadrilogia), quindi temo che, per me, non ci sia niente da fare: è proprio la materia narrativa che non mi piace/non m’intriga. Credo dipenda principalmente da una specie di senso di oppressione non sempre motivata che mi pare gravi sulla storia. Da più parti, ho sentito definire L’amica geniale una fiaba nera. Ci sta, ma, solitamente, le fiabe oscure mi piacciono. Questa, semplicemente, mi annoia. Costanzo e il suo team hanno ricreato a puntino questo senso di ineluttabilità gravoso, grazie anche a scenografie e fotografia correttamente livide (in alcuni momenti, specie in quelli ambientati negli ambienti domestici del quartiere delle ragazzine, sembra di stare nell’oltretomba), quindi chapeau. Ma, accidenti, ouh, m’annoia proprio.

Lascia un commento