Titolo pazzerello. E poi? / 31 Gennaio 2022 in La donna nella casa di fronte alla ragazza dalla finestra

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Prima stagione
Attirata da un titolo pazzerello che richiama almeno altri ventordici film di genere thriller-voyeuristico, ho dato una chance alla nuova serie tv Netflix La donna nella casa di fronte alla ragazza dalla finestra.
Non sono una fan di Kristen Bell (anche se, per un po’ di tempo, la sua Veronica Mars mi ha intrigata), ma mai dire mai.

Invece…

Mi sono ritrovata a voler fermare tutto, alla fine del primo episodio. Ho proseguito fino al termine del terzo, giusto per capire se avessi sbagliato le prime valutazioni e la serie meritasse di essere “capita” più a fondo, ma ho avuto quella spiacevole sensazione di stare buttando -letteralmente- il mio tempo (per quanto si trattasse di una uggiosa domenica pomeriggio).

Credevo che La donna… fosse la parodia di un certo filone cinematografico e televisivo molto collaudato, in cui un individuo traumatizzato:
1. sviluppa un acuto interesse per i propri vicini;
2. assiste a quello che ritiene sia un evento delittuoso;
3. non viene creduto da nessuno.
In effetti, nella serie Netflix accade tutto questo, ma -perlomeno, fino al terzo episodio- non c’è un briciolo di quella ironia che il titolo sembra presupporre.
Anzi, tutti i protagonisti in campo sembrano prendersi molto sul serio, con quell’insostenibile artificiosità asettica tipica di alcuni prodotti tv di genere (avete presente il tenore dei thriller del primo pomeriggio su Tv8?).

Confesso che il dubbio che, in realtà, l’intento parodistico ci sia/ci fosse continua ad assillarmi, perché tutto ciò che accade ha un tasso di improbabilità molto alto e le caratterizzazioni dei personaggi e le interpretazioni degli attori, Bell in testa, non contribuiscono in alcun modo a smorzare questa fastidiosa sensazione.
Eppure, non si ride mai. Neppure si sorride. Al massimo, si alza una mano in direzione dello schermo, dicendo: Maccosa…?!?.

Io ho abbandonato al terzo episodio (vedi sopra). Ma, a questo punto, vorrei sapere da chi è arrivato fino in fondo se mi sono sbagliata, se La donna… nasconde sviluppi originali e, in questo caso, accetterei più che volentieri anche gli spoiler.
Ah, e già che ci sono vorrei anche sapere se le scritte sulla tomba della bambina cambiano davvero ogni volta che il personaggio della Bell va al cimitero (io ne ho letto due diverse, in occasione di due diverse visite).

Voto prima stagione: non assegnato, per abbandono.

7 commenti

  1. okness / 31 Gennaio 2022

    io ho abbandonato al primo episodio e non trovo necessario prolungarne la visione, in quanto il flusso informativo è davvero scarso, nel senso che o si prevedono le scene seguenti o sono semplici riempitivi per qualcosa che non ha nè capo nè coda e se avrà uno scopo tra 4 puntate non me ne può fregare di meno, ma appassiona solo quelli che vogliono sapere sempre come va a finire, se c’è qualcosa che deve andare a finire, mi spiace, ma quando è così non mi prende neppure e lascio senza rimorsi.

    • Stefania / 31 Gennaio 2022

      @okness: la mia curiosità non era dovuta tanto allo sviluppo della trama, quanto alla forma narrativa usata e ai suoi toni: è una parodia o no? Mica sono riuscita a capirlo davvero, visto quel che ho visto 😀 Davvero, se l’intento era ironico, è stato sbagliato molto (se non tutto).

      • okness / 1 Febbraio 2022

        credo che il livello di fruizione di una serie tv sia più diretto e che tu stia sopravvalutando questa serie come se fosse per intenditori quando è semplicemente una cosa mal riuscita, una come tante, Netflix ha un budget mostruoso e può permettersi questo e altro, e magari qualcosa può piacere pure, basta leggere sui social le entusuiastiche reazioni a una idiozia come LoL, (che però è su Prime) tanto per fare un esempio, guai a dire che è una fesseria ti dicono che non hai capito niente, 🙂

        • Stefania / 1 Febbraio 2022

          @okness: dunque: questa serie è nata come parodia di un certo filone di libri e film e prova a essere divertente, ma (con me) non ci è riuscita. Ci sono diversi elementi forzosamente buffi e surreali, tipo SPOILER SPOILER SPOILER la figlia della protagonista mangiata da un serial killer antropofago, perché il padre, che l’aveva portata con sé a un colloquio col criminale, l’ha lasciata in cella con l’assassino. Nella realtà, questa è una cosa impossibile e, in teoria, quindi, dovrebbe far ridere, ma (con me, perlomeno) la serie non c’è riuscita. Anche il fatto che la protagonista, nonostante che sia alcolizzata e conduca una vita sregolata, sia sempre in ordine, col trucco e la piega fatti e la casa pulita come uno specchio, è una forzatura demenziale. Ma non si ride. Pure il fatto che la tipa non vada dal terapeuta, perché ha paura che, mentre è per strada, inizi a piovere è pura idiozia. Ma non fa ridere.
          E così via.
          Quel che non funziona, secondo me, sono i tempi comici. Le buone parodie sono altre: per intenderci, sul piedistallo del genere giallo, io tengo Invito a cena con delitto di Robert Moore.
          In giro sul web, riguardo a questa serie, ho letto commenti generali positivi e ti confesso che non li capisco. A parer mio, è solo un buco nell’acqua. Peccato, perché, tra i produttori, c’è anche Will Ferrell che avrà pure fatto tante boiate, però ha saputo farmi divertire in diverse occasioni.
          P.s.: con la sua ironia stra-elementare, LOL mi ha fatto ridere: ogni tanto, ho bisogno di zittire il cervello e quel programma, con me, ha fatto il suo dovere 🙂

  2. Insomnium / 9 Febbraio 2022

    @Stefania hai fatto bene a mollare…io ho voluto vederla fino alla fine, anzi devo dire che invece a me le prime 2-3 puntate sono piaciute, ma dopo – come in molti prodotti Netflix – si cade nel ridicolo e nelle spiegazioni più assurde e superficiali.
    Già le due forzature maggiori sono quelle che hai detto tu, tipo il padre che lascia la figlia col pluri-omicida cannibale, ma dai…ma neanche in una sceneggiatura di un bambino di 4 anni. Poi lei mezza depressa, alcolizzata, con una casa di 7.000 metri quadri sempre perfetta e lei sempre pronta per una sfilata. Finale senza senso e abbastanza pacchiano. Delusione

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