12 Recensioni su

La casa di carta

/ 20177.4308 voti
serie tvLa casa di carta
Creata da:

carino / 13 Aprile 2021 in La casa di carta

non credo sia tra le serie migliori come molti la descrivono ma si guarda volentieri, non annoia e a volte diverte anche. alcuni personaggi sono molto belli.

troppo / 24 Ottobre 2020 in La casa di carta

Le prime due serie sono fatte bene e piacevoli da guardare, poi è diventata un fenomeno di massa e hanno cercato di sfruttare il più possibile la serie facendone altre assolutamente mediocri. L’ultima serie è ridicola

meh / 7 Maggio 2020 in La casa di carta

bellissima l’idea con la quale è iniziata questa serie tv. prima e seconda stagione molto belle da 9.La terza e la quarta stagione orrende partendo proprio da un idea insensata.

Serie da dipendenza! / 20 Febbraio 2020 in La casa di carta

Ecco la serie dipendenza di questi anni, targata dalla più nota piattaforma streaming, Netflix: moltissimi la conoscono, in pochi non l’hanno ancora vista eppure tutti aspettano la 4a parte a aprile 2020!
Le prime due sono state un boom pazzesco, di action e originalità, ottima regia e un grande sconosciuto cast.
Storia semplice ma efficace.
Buona la 3a parte ma si vede all’inizio una forzatura nella narrazione (la serie doveva finire così com’era la 2a parte!)
Se dovessi fermarmi qui per il voto, allora ci lascio un 8.

Aggiornamento——>
PARTE 4: La serie riprende dalla vicende finali della 3a parte e mantiene il ritmo ad alti livelli. Nettamente superiore alla precedente, che sembrava un po’ forzata, prepara lo spettatore a un escalation di colpi di scena e, purtroppo, a dei passaggi di action un po’ assurdi. Ma merita. Molto!!!

Aggiornamento——>
PARTE 5: Dopo una 4parte un po’ inverosimile ma piena di azione e da alcuni memorabili momenti, quest’ultima parte (divisa in due) butta dentro così tante cose da stravolgere lo schema e stupire lo spettatore. Eppure un ottimo e inaspettto finale rende degna la fine (spero!) di questa grande serie, con molte lacune e imperfezioni ma nell’insieme un ottimo prodotto, che ci ha stregati per qualche anno portandoci a fare lunghi bingewatching il giorno della sua uscita, diventando un culto.

Voto finale: 8.

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Ingegnoso / 15 Gennaio 2020 in La casa di carta

Ricco di colpi di scena, l’inizio può ingannare , ma poi ti prende, spettacolare !

Come si fa a dare meno di 8 stelle??!!? / 26 Dicembre 2019 in La casa di carta

Idee a non finire messe assieme da geni dell’inventiva, ottimi attori.
Stiamo parlando di una serie nuovissima girata e costruita in pochissimo tempo che “prende” assolutamente le persone che la guardano.
Complimenti

Bello ma… / 15 Luglio 2018 in La casa di carta

Questa serie è assolutamente godibile, tuttavia presenta numerosi buchi di trama, e scene (anche importanti) in cui dici: boh??
Inizia trasmettendoti una grande curiosità, e la prima parte della serie mantiene un alto livello di verosimiglianza. La seconda parte ti fa dubitare di ciò che hai visto fin’ora. C’è una scena verso la fine che ricordano tutti quelli che hanno visto la casa di carta, una scena orribile e irrealistica. Anche se ho nominato praticamente solo i difetti di questa serie, è molto bella e la consiglio a chi non vuole iniziare un qualcosa di pesante. I personaggi, inoltre, sono il punto forte.

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Mancava ROMA… / 28 Maggio 2018 in La casa di carta

La mia prima serie TV. Odio tutte queste serie. Amo il film che inizia e muore dopo un paio d’ore.
Già le SAGHE le sopporto poco ma purtroppo una volta iniziate è difficile non vedere cosa accade.
Le serie TV sono odiose, noiose, lunghe, creano dipendenze, attese…
Eppure questa serie non nego che mi ha preso. La storia interessante, i protagonisti molto accattivanti (con una preferenza su tutte… ovviamente scontata ma BERLINO veramente forte…) e se vediamo sono SOLO 22 puntate. Mi auguro che non abbiamo in mente di fare una terza serie perché il rischio del fallimento è quasi scontato. Bello perché si chiude. Certo non in maniera così originale ma non cerchiamo il pelo nell’uovo.
promossa a pieni voti.
La consiglierei… Anzi, già l’ho fatto.
Chissà se proverò a vederne un’altra…
Mah… 🙂
Ad maiora!

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Sindrome di Stoccolma / 15 Maggio 2018 in La casa di carta

Trama non originale, scrittura piena di buchi, ambientazione da telenovelas, colonna sonora quasi inesistente, situazioni così semplicistiche da risultare paradossali e spesso grottesche, eppure nel complesso un prodotto molto godibile, che riesce ad intrattenere e a tenerti incollato alla poltrona per 22 puntate (18 ore)!!!
Probabilmente l’obiettivo degli autori era lo stesso dei suoi personaggi, farsi amare dall’opinione pubblica, dallo spettatore, realizzando un prodotto molto semplice nella sua complessità, con un unico punto di forza, i personaggi e i loro sentimenti. Impossibile non amarli tutti, impossibile non parteggiare per loro.
Ho trovato gli attori tutti molto bravi. Sono riusciti a caratterizzare molto bene i personaggi, con i loro drammi passati, con la loro forte volontà di riscatto, e sopratutto con la loro fiducia (quasi) incondizionata per il professore.
Che dire, con tutti i suoi difetti, la serie iberica riesce a creare dipendenza affettiva, un po’ come la Sindrome di Stoccolma 🙂

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Che botto (stagione 4 a parte) / 7 Maggio 2018 in La casa di carta

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Dipendenza totale. Alla Breaking Bad e Prison Break (solo e rigorosamente la prima stagione).
Attori validissimi , regia ottima, sceneggiatura favolosa.
Si ok , c’è qualche bucherello qua e là…E scopiazza allegramente da Inside Man…ma son dettagli.
Spero che la seconda stagione si mantenga sugli stessi livelli.

Seconda stagione : bene come la prima , anche se mi sarei aspettato qualcosina in più dal finale : molto “forzato” e piuttosto scontato.

Terza stagione: nonostante le critiche, a me è piaciuta molto (ed ero molto scettico)

Quarta stagione: eccolo il crollo . 7 puntate su 8 praticamente inutili (a parte una morte “celebre”) , finale di stagione carino ma nulla più. Tantissime baggianate pregresse per tenere “vivo” Berlino…una divagazione inutile e volgare su Arturito (anche qui probabilmente per doveri contrattuali)…più un’infinità di trashate pacchiane.
Ok, grazie Casa di Carta…è stato bello, ma a posto cosi.

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Colpo grosso alla spagnola / 15 Aprile 2018 in La casa di carta

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Prima parte
Bell’idea, anche se è già vista e stravista. Prendi tot tizi che non si conoscono (o quasi) abili in “qualcosa”, mettili insieme, addestrali, imponigli segretezza e professionalità e fai il colpaccio del secolo.
Ce l’ha fatto vedere Tarantino ne Le Iene, Soderbergh nei vari Ocean’s ispirati dal Rat Pack di Sinatra, lo sanno i jappo che, a partire da Kurosawa, con le bande di pro, hanno dato vita ad anime e film con samurai, maghette e robottoni, ce l’hanno mostrato due John, Sturges con I magnifici sette e Hughes con Breakfast Club, perfino I Goonies di Donner conoscono la formula marxista: “Ognuno secondo le sue capacità”.

Qui, la faccenda si rinverdisce bene, perché, nella serie tv spagnola di Antena 3 c’è qualcosa di peculiarmente iberico che la rende abbastanza originale. In particolare, percepisco un senso del grottesco e dell’eccesso ben coniugato all’infantilismo di alcune situazioni, dominate da stramba casualità e semplificazioni.

Nel complesso, La casa di carta è un buon prodotto di intrattenimento, con continui colpi di scena e buone caratterizzazione d’ambiente/dei personaggi.
La tira un po’ per le lunghe, questo sì, scadendo talvolta in parentesi un po’ superflue. Netflix ha deciso di distribuire la prima e unica stagione della serie tv divisa in due parti, per un totale di 22 episodi della durata di circa 45-50 minuti/cad.
A tratti, la tiritera mi è parsa un po’ eccessiva e ho patito la sezione centrale della prima parte, mentre ho apprezzato molto i primi e gli ultimi due episodi, caratterizzati dal ritmo narrativo che avrei gradito spalmato su tutto il resto della tranche. Ma anche la prolissità, mi rendo conto, fa parte di un certo mood iberico.

Voto prima parte: 7 stelline

Seconda parte
Nessuna sostanziale differenza rispetto alla prima parte, pregi e difetti compresi. Anzi, i secondi vengono tutti al pettine, ahi ohi uhi.
Mentre la sceneggiatura si diverte a descrivere i rapinatori in maniera tale da farli entrare nelle grazie del pubblico, il resto del contesto resta sempre scollegato: le reazioni e la solidarietà del “popolo” non sono mai visibili, i parenti dei rapiti tacciono, non si capisce bene che utilità abbia aver rapito la figlia dell’ambasciatore britannico, ecc.
Falle, falle ovunque.
Eppure, alla fine, tutto risulta gradevole, credo per via di quanto detto sopra.
Proprio qualche giorno fa, Netflix ha annunciato di aver messo in cantiere una terza parte: operazione discutibile, a parer mio, dato che la storia si conclude in maniera decisamente esauriente e sensata.

Voto seconda parte: 7 stelline

Terza parte
[Aggiornamento del 26 luglio 2019]
E chi l’avrebbe mai detto? La Terza Parte de La casa di carta, prodotta interamente da Netflix (la prima stagione, quella che in Italia abbiamo visto sulla piattaforma divisa in Prima e Seconda Parte, erano state realizzate dall’emittente spagnola Antena 3), mi è piaciuta molto, addirittura più delle prime due! E pensare che non le avrei dato due lire di chance.

I personaggi principali erano già ben delineati, quindi questi nuovi 8 episodi sono serviti a rafforzarne con efficacia spigoli e sfaccettature. I personaggi nuovi sono stati introdotti con mestiere: pochi tratti distintivi e, que pim, que pam, que pim, que pam, anche Palermo e Bogotà sono entrati di gran carriera nell’immaginario dei fan della banda (fa eccezione Marsiglia, che, boh, potrebbe riservarci delle sorprese nella quarta parte, in arrivo, pare, nel 2020). Buon lavoro di scrittura (alla spagnola, of course, vedi sopra) anche sulla cinica Alicia, l’agente col pancione e senza remore morali.

Difetti ce ne sono sempre e, per quel che mi riguarda, le storie d’ammmore tra Denver e Stoccolma e il Professore e Lisbona sono quel tipo di cose che mi stracciano la pazienza (eufemismo), ma nel complesso le cose girano bene e anche gli eccessi e i passaggi impossibili mi hanno divertita. Ecco, sì: mi sono divertita. E parecchio. Oh!

L’intervento di Netflix è evidente nel dispiegamento di mezzi in fase di produzione e post-produzione: oltre a numerose riprese in esterna, nel bel mezzo di Madrid, e al coinvolgimento di tante comparse, mi pare che siano stati investiti un sacco di soldi nei diritti per l’uso di musiche non originali. Nella colonna sonora, c’è di tutto, anche i miei amati Primal Scream.

Voto terza parte: 8 stelline

Quarta parte
[Aggiornamento del 7 aprile 2020]
Chennnoia… Secondo me, la quarta parte de La casa di carta fa subire un’involuzione alla serie, riproponendo schemi ed eccessi ormai stra-abusati dalla produzione, perdendo per strada le cose buone (il divertimento, soprattutto) della terza parte.
Tanti tempi morti, tanti colpi di scena telefonati, troppi va e vieni/avanti e indietro e lo schema Professore-che-spiega-quel-che-sta-per-succedere mi hanno stancato il cervello.
Pensare che ci sarà una quinta parte mi esaspera fin d’ora. Spero dal profondo del corazon che Netflix abbia optato per qualcosa di “breve”, come un film di non più di 90 minuti, perché altri 8-10 episodi così non credo di riuscire a reggerli.

Voto quarta parte: 5 stelline

Quinta parte
[Aggiornamento di giugno 2022]
Ci ho provato, davvero, con tutta la buona disposizione d’animo possibile, ma la formula ad libitum de La casa di carta mi ha sfiancato al punto che ho abbandonato l’ultima stagione al quarto episodio e niente m’interessa sapere circa le sorti della banda.
La casa di carta è un ottimo esempio su “come non ridurre un’idea interessante”.
Non assegno un voto all’ultima parte della serie tv e mi limito ad assegnare un voto complessivo frutto, più o meno, dei cicli precedenti.

Voto quinta parte: –

Voto complessivo: 6 stelline.

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Az-ZECCA-tissimo! / 13 Aprile 2018 in La casa di carta

Lirico! Incalzante! Ritmico! Personaggi ben riusciti e storie di vita che intervellano la vicenda in modo cadenzato ma mai noioso! Alcuni personaggi risaltano piu’di altri ma il regista devia la nostra attenzione sempre in modo strategico e ci fa confondere, facendo cadere ogni nostra certezza circa le strategie attuate proprio quando crediamo di averle comprese. Continui colpi di scena. In ogni episodio la nostra mente gira a mille credendo di aver capito e di prevedere ogni mossa! Invece e’una continua sorpresa!Accenni a politica e temi sociali che non scadono pero’in populismi e qualunquismi, ma portano a galla semplici verita’. Vedetelo vi trascinera’ e vi fara’appassionare! Bello davvero! Bravi

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