4 Recensioni su

Jessica Jones

/ 20157.3160 voti

9 piu 4 piu 7 / 3 Agosto 2019 in Jessica Jones

do un 7, come media delle tre stagioni. La prima è veramente da urlo, peraltro al culimini dell’interesse artistico delle serie Marvel/Netflix. La secondo invece è davvero pessima, invischiata oltremodo anche nell’ossesione di proporre temi politically correct ultra femministi. Per fortuna la terza ritorna nelle medie della normalità. Davvero un peccato perdere questi personaggi e questo universo narrativo che stava proponendo belle cose, il tutto per andare a produrre i supereroi buonisti di topolino. Vabbè

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Bere per dimenticare. / 25 Marzo 2018 in Jessica Jones

Per prima cosa, voglio chiedere scusa a tutti coloro a cui ho consigliato la serie. Non ve lo meritavate. Io non me lo meritavo. Ma adesso mi asciugherò le lacrime e procederò con ordine.

Parziali spoiler prima stagione.

Prima stagione: 8.5.
Disturbo da stress post-traumatico, personaggi femminili interessantissimi, colpi di scena a non finire, un cattivo eccezionale, Luke Cage al suo massimo, una versione matura e manesca di Veronica Mars… perfetta, insomma.

Seconda stagione: 4.

L’universo Marvel di Netflix, ormai lo posso dire con un livello di confidenza dell’80%, si è rivelato un disastro. Ha promesso molto di più di quello che ha dato con le sue prime due stagioni, Daredevil 1 e Jessica Jones 1, ma a partire dalla seconda di Daredevil è iniziato l’inevitabile tracollo, culminato con questa cosa che dovrebbe essere la seconda stagione di Jessica Jones. Un timido barlume di speranza si era risvegliato in me con le allegre scazzottate di gruppo del cross-over The Defenders, ma era una sorta di canto del cigno, adesso lo so.

Io non chiedevo si trattassero gli stessi temi della prima stagione: il trauma psicologico di Jess era stato già abbondantemente sviscerato ed ero pronta al nuovo capitolo della sua vita. Una vita fatta di investigazioni, appostamenti notturni e risse nei vicoli, conflitti interiori su ciò significa essere un giustiziere dopo gli eventi di The Defenders, ripulirsi magari, una seduta dallo psicologo ogni venerdì mattina, meno atteggiamenti autodistruttivi, forse un caso da seguire sui supereroi a New York?
Non c’è niente di tutto questo. NIENTE. Jessica non lavora un solo giorno di questa stagione, ma soprattutto la scelta di trama centrale è brutta e inconsistente, francamente anche molto telefonata,e poco credibile. Mai, per neanche un secondo, ho preso sul serio ciò che stava accadendo in questa serie. Fidatevi, non lo farete neanche voi. In parte forse ne è responsabile l’attrice che impersona la cattiva: ha la tendenza a spalancare gli occhi come un’ossessa mentre si ingobbisce assumendo una posa quasi animalesca, dovrebbe incutere timore in realtà sembra solo leggermente alterata.

Per non parlare dei personaggi secondari. Trish Walker si è trasformata nel personaggio più antipatico e stupido che io abbia avuto il dispiacere di incontrare: le sue paturnie sul sentirsi inadeguata in confronto a Jess la portano a scelte cretine e autodistruttive e mai le perdonerò lo sfogo contro Jess “Tu non li meriti i tuoi poteri”. Che amica, eh proprio la solidarietà femminile.
La storyline di Jeri Hogarth, l’avvocatessa Trinity di Matrix, è prevedibile ma almeno non priva di fascino (almeno nella sua seconda metà).
Malcolm, il vicino di casa che tanto avevo apprezzato due anni fa, è poco presente e usato solo per dimostrare quanto poco Jessica tenga alle altre persone. Bistrattato da tutto e tutti, è privo di personalità se non che è un ex drogato particolarmente attraente.
Non fatemi parlare del nuovo interesse amoroso di Jessica perché è messo lì a caso e io non so essere oggettiva, la separazione tra lei e Luke Cage è una ferita ancora aperta e non credo mi riprenderò mai.

Una sola cosa si salva della serie: vediamo veramente la fragilità interiore di Jessica. Nella prima stagione aveva un obiettivo da raggiungere e non c’era il tempo per fermarsi e riflettere sulla sua vita devastata. In questa seconda stagione molto più in balia del vento (Jess non sa cosa fare, non ha un piano, cambia in continuazione idea) di tempo ne ha in abbondanza e la vediamo piangere, più di una volta, interrogarsi su chi è veramente, su ciò che ha fatto a chi le sta intorno.
Apprezzato ma non basta.

L’episodio 7 però, dedicato al passato di Jessica post incidente, mi è piaciuto molto.

Ringrazio questo universo narrativo per avermi donato:
– La bravura di Krysten Ritter
– Alcune delle più belle scene di lotta mai viste (Daredevil Hallway Fight Scene, The Defenders Hallway Fight Scene, Luke Cage Crispus Attucks Fight)
– Questo trailer con Come As You Are in sottofondo https://www.youtube.com/watch?v=wBZtM8q2Z1g
– Il miglior villain della Marvel, David Tennant come Killgrave.

O fate un seguito dei The Defenders (eliminando Claire e Oscar, il nuovo intrallazzo amoroso di Jessica) e fare sposare Luke e Jess oppure per me, il Marvel’s Netflix Universe, finisce qui.

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Jessica. / 6 Maggio 2016 in Jessica Jones

Non è per nulla superiore alla prima stagione di Daredevil tuttavia le molteplici citazioni al Marvel Cinematic Universe la rendono una visione quasi d’obbligo per tutti coloro che seguono e amano quest’universo. La cosa che comunque mi ha colpito maggiormente in questa e in Daredevil (Stagione 1-2) è l’interesse a sviluppare il difficile rapporto tra esseri umani e “coloro che hanno i poteri”. Cosa che per esempio a me fa tornare alla mente il fantastico GLI INCREDIBILI della Pixar o WATCHMEN. Inoltre penso che l’imminente Captain America: Civil War tratti anche quest’aspetto. Le serie e il cinema vanno di pari passo!
Tutto sommato per completezza la consiglio. David Tennant è perfetto nel ruolo di Killgrave.

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Krysten is the new black / 6 Dicembre 2015 in Jessica Jones

Quanto è brava Krysten Ritter! L’ex fidanzatina tossica di Jesse Pinkman torna sul piccolo schermo in un ruolo da protagonista, una vera eroina dark, alcolista, depressa con manie di persecuzione. Un personaggio fantastico, volutamente poco espressivo ma con una naturalezza scenica strepitosa; a lei si oppone il cattivo più marcio e malato degli ultimi vent’anni almeno, un affilato David Tennant dallo sguardo da bamboccione capriccioso, bastardo senza requie, stalker innamorato della sua vittima/antagonista. Funziona un po’ tutto in questa serie, dai personaggi di corredo (forse il gigantesco Luke Cage di Mike Colter è un po’ troppo bonario) agli scenari metropolitani di Hell’s Kitchen, dai dialoghi alle scene di azione che sono un po’ più controllate e finalmente detronizzate a beneficio dell’intrigo psicologico. C’è ovviamente aria di crossover con la serie “sorella” Daredevil, tutto promette per il meglio.

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