Recensione su Il Trono di Spade

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Piccoli Pregiudizi svaniti (per metà) / 22 Dicembre 2015 in Il Trono di Spade

il mio personale voto di 8|10 andrebbe spiegato in numerose righe. La serie è di sicuro un capolavoro, per il suo genere almeno; le prime due stagioni vanno a rilento, e lasciano comunque dei vuoti di regia e trama alquanto tangibili. Siamo catapultati in un mondo di cui conosciamo poco e molti fenomeni sono inspiegabili , nonostante il genere sia un medieval-fantasy. Personaggi che dovrebbero apparire in secondo piano, ma in teoria sempre presenti nella scena, vengono dimenticati nel fiume dell’oblio per lunghi periodi (Re Tommen su tutti). La guerra fa cambiare il carattere dei protagonisti dei sette regni, ma a volte autocontraddizioni clamorose, fanno svanire molte dinamiche nel comico-grottesco o quantomeno nell’esagerazione incontrollata (Re Stannis in versione Napoleone-Hitler nella spedizione in Russia, su tutti; Arya nel tempio dei mille volti; lo scontro inutile “Mastino-Brienne”). La fotografia e le sceneggiature sono il punto forte della serie, oltre al continuo spostamento da un protagonista all’altro, che rende comunque molte puntate piacevoli (ma altre assai meno). L’intreccio, ricco di inganni, puro orgoglio e vili tradimenti rende il giudizio dello spettatore “camaleontico”, molti personaggi cambiano ma molti altri restano sempre quello che erano, siamo noi spettatori a cambiare giudizio, e questo è fantastico. Serie molto consigliata anche a chi, come me, non è proprio un grande amante del genere.

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