Mr&Mrs Romanov[1] / 12 Novembre 2019 in Gli Ultimi Zar

Miniserie che non è una fiction storica, non è un documentario, non è nemmeno una docufiction. E’ un mix malriuscito di tutto ciò. Trascurando la scelta del cast (almeno per quanto riguarda la somiglianza fisica con i personaggi storici, poco attinente ad eccezione dell’interprete di Rasputin) e le licenze storiche, il vero problema è proprio l’impostazione data al prodotto. La narrazione si sviluppa come una convenzionale fiction, ma viene interrotta qui e là da una voce narrante e da interventi di “storici” che, nelle intenzioni, dovrebbero dare chiarimenti al pubblico e dare una mano a contestualizzare ciò a cui si sta assistendo. Non condivido, ma soprassediamo, il punto è che questa continua rottura della quarta parete sembra avere l’unica funzione di impedire al pubblico di calarsi nella rappresentazione, nella storia, di seguire i personaggi e la vicenda che man mano procede. Le immagini cercano di portare lo spettatore ad empatizzare con i Romanov, gli “interventi esterni” sono invece un continuo anticipare gli eventi e i disastri successivi, un continuo ricordare tutto quel che dovrà andare a rotoli, un continuo far presente al pubblico tutti gli errori di coloro coinvolti nella vicenda e tutto ciò che invece avrebbero dovuto/potuto fare (col senno di poi, dopo un secolo, e con una prospettiva storica globale sono bravi tutti a dare lezioni ai personaggi storici) senza sforzarsi, piuttosto, di comprendere il perché abbiano agito in quel modo (i “tempi che cambiano” e la mancanza di “contatto con la popolazione” sono escamotage troppo comodi e semplicistici) e soprattutto senza permettere a chi guarda di farsi una propria opinione.
La visione che si fornisce della Russia d’inizio XX secolo è semplicistica quanto un libro delle scuole medie, accennata, gossipara, da compendio raffazzonato per chi la Russia non sa nemmeno indicarla sulla cartina geografica, così come la contestualizzazione della condizione di pentola a pressione surriscaldata in cui il Paese si trovava all’epoca, lo stesso dicasi dei personaggi storici tagliati con l’accetta.
Un’occasione sprecata, che non riesce ad appassionare lo spettatore ordinario e delude fortemente quello più esperto.
Voto: 4

[1]: Non una mia licenza, purtroppo è proprio così che si appellano reciprocamente lo zar Nicola e la zarina Alessandra nella loro prima notte nuziale qui rappresentata.

Leggi tutto