Recensione su La Scuola dei Misteri: Las Cumbres

/ 20216.73 voti

Il collegio / 1 Ottobre 2021 in La Scuola dei Misteri: Las Cumbres

Aggiornato S1-2
Forse uno dei migliori serial che sia riuscito a beccare negli ultimi tempi.
Si presenta come un teendrama mistery, ma è in realtà molto più cupo, crudo, violento ed esplicito di quanto lo spettatore possa aspettarsi da un prodotto del genere. Personalmente l’ho apprezzato e ne sono rimasto piacevolmente colpito.
La claustrofobica ambientazione collegiale (non solo l’edificio – ex convento domenicano trasformato in scuola, con solo una cappella e una piccola ala ancora riservate ai monaci – è isolatissimo sui Pirenei spagnoli, ma ha anche l’aspetto e la struttura di un vero e proprio carcere, con sbarre alle finestre, recinzioni, ferocissimi cani da guardia, sorveglianti, celle di isolamento, temporizzazione delle attività extracurriculari e disciplina ferrea), i docenti/aguzzini che complottano contro i collegiali, i collegiali che si ritrovano al centro di un mistero e rischiano per davvero la vita[1], i rituali esoterici e la presenza di sette simil-sataniche, i riferimenti alla storia antica, le sparizioni e le morti, le visioni e le premonizioni, i segreti inconfessabili, l’impossibilità sia di fuggire che di essere espulsi, tutto mi ha ricordato un altro serial destinato, però, a un pubblico molto più giovane: House of Anubis. E infatti questo El internado: Las Cumbres può essere visto, con una certa elasticità, come un Anubis declinato in chiave young adult (o proprio adult, s’è per questo, considerata la presenza di nudità, sessualità esplicita, alcool, droghe, turpiloquio, violenza fisica[2] e psicologica[3], disturbi comportamentali[4], approccio atipico alla religione[5], ecc). Ma il paragone con un altro serial con tutt’altro target di riferimento può essere improprio e riduttivo oltre che fuorviante, quindi non dico altro su questo.
Voto:
S1: 7 meritatissimo. Sicuramente un prodotto da vedere, con l’auspicio che AmazonPrimeVideo conceda al pubblico perlomeno una seconda stagione; personalmente già non vedo l’ora.
S2: 7- . Ai misteri se ne aggiungono altri, qualcuno viene risolto, qualche altro viene aggiunto, qualche altro ancora viene ingarbugliato di più; l’impianto narrativo resta invariato ma, anche se forse c’è un po’ meno cattiveria, la qualità si mantiene comunque elevata anche perché ha il pregio di conservare la propria coerenza interna (cosa nient’affatto scontata).

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[1]:
qualcuno di loro la perderà sul serio.
[2]: oltre ai pestaggi dei collegiali più intemperanti perpetrati sistematicamente dall’insegnante di ginnastica, c’è l’omicidio – tra i vari – di una bambina del villaggio limitrofo, e al pubblico viene mostrato pure il cadavere gocciolante di sangue.
[3]: agli studenti viene “ricordato” continuamente come non siano niente, come le loro stesse famiglie non li vogliano più, come si trovino lì solo per evitare conseguenze gravi da parte della Legge, come siano tutti fondamentalmente “sbagliati” e bisognosi di “correzione”, di essere “raddrizzati”, anche a suon di minacce, mortificazioni (le studentesse indisciplinate subiscono il taglio a zero dei capelli, per dirne una), psicofarmaci e reclusioni più o meno prolungate in celle nei sotterranei.
[4]: tutti gli studenti del collegio – figli di ricconi disinteressati alla prole o per egoismo o per vergogna o per paura – sono materiale da riformatorio o quantomeno da rehab in quanto o hanno sul groppone esperienze assimilabili a reati penali (una di loro ha sparato al patrigno col fucile da caccia, per dire) alle cui conseguenze sono sfuggiti grazie alle famiglie facoltose che hanno voluto evitare scandali o storie di tossicodipendenze o una qualche forma di disturbo psichico.
[5]: uno degli insegnanti, l’unico dalla parte degli studenti contro la direzione, è un monaco domenicano che fuma, beve, intrattiene segretamente una relazione fisica con una collega del corpo docente e ha – infatti – dubbi seri sulla propria fede.

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