Clark

Bill Skarsgård è il mattatore di una miniserie Netflix ispirata a fatti realmente accaduti nell’arco di una trentina d’anni, dai primi anni Sessanta alla metà degli anni Ottanta.
Clark Olofsson è il criminale svedese più famoso della storia del Paese, specializzato in rapine ed evasioni, diventato celebre per aver contribuito indirettamente a dare vita alla definizione “Sindrome di Stoccolma” e gli sceneggiatori si sono divertiti a usare i fatti di cronaca che lo hanno visto protagonista per creare un personaggio divertente e conflittuale, ma, a mio parere, narrativamente irrisolto.

A fronte della buona prova artistica di Skarsgård, infatti, la miniserie Clark non riesce a tratteggiare la figura di un antieroe guascone degno di essere ricordato.
L’Olofsson che emerge dalla miniserie è un tizio fortunato (i suoi colpi non sono mai particolarmente pianificati; sembra portato a ragionare di più sulle evasioni, in effetti) che, bisogna rendergliene merito, è riuscito a sopravvivere (letteralmente) con grande risolutezza e spirito di autoconservazione a un mondo cattivo che gli è stato ostile fin dalla nascita.
Purtroppo, al netto della simpatia che riesce a suscitare in varie situazioni, il Clark della serie tv non emette fascino e, personalmente, ho faticato a capire come e perché riuscisse ad ammaliare chiunque gli capitasse a tiro (in questo senso, proprio la “nascita” della Sindrome di Stoccolma passa inosservata: mi sembra addirittura che, nel corso della serie, la definizione non venga mai tirata in ballo).

Nota a latere sul materiale narrativo: non si sa che fine facciano le due sorelle di Clark che compaiono solo nei flashback dell’infanzia del protagonista. Mi sono persa qualcosa?

Dal punto di vista tecnico, Clark scorre bene, inanella tante trovate di montaggio (visivo, sonoro e musicale), ma, dato il contenuto reiterato, forse, dura un paio di episodi di troppo.

Curiosità: il bambino che interpreta Clark da piccolo è uno dei fratelli minori di Bill Skarsgård, Kolbjörn, il settimo figlio (su 8) dell’attore svedese Stellan Skarsgård.