Recensione su Broadchurch

3 commenti

1. Stefania / 26 Ottobre 2020

   E quando mai sarebbe destinato a subire violenza solo chi ha un aspetto dal “appena gradevole” in su, anche se si tratta del personaggio di una serie tv? La disumanità non fa sconti, colpisce chiunque, a prescindere dall’età e dalle caratteristiche estetiche, e Broadchurch 3 (che ha ben altri difetti) parla anche di questo. Poi, è anche per via del suo aspetto fisico che la vittima fatica a essere creduta. Oltre che di violenza fisica, quella donna è vittima di pregiudizi (anche la tua considerazione, purtroppo, è un pregiudizio).
   Se ti va di riflettere sull’argomento e iniziare ad approfondirlo e pensi che l’ambito seriale possa essere congeniale allo scopo, ti segnalo una miniserie Netflix, Unbelievable (2019), ispirata a una storia vera: https://www.nientepopcorn.it/serie-tv/unbelievable/

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   • SergioD / 26 Ottobre 2020

     Ma dai, qua non si tratta di pregiudizio ma di essere realistici.
     Se dobbiamo fare i commenti buonisti a tutti i costi e non possiamo esprimere liberamente il nostro pensiero allora andiamo oltre allo scopo di fare delle recensioni.
     Non puoi negare che obbiettivamente il personaggio è strano, a parte lo stupro, come può attirare le attenzioni di tutti quegli uomini? Il meccanico ha una moglie bellissima e fa sesso con la racchia? Il marito ancora innamorato così come il datore di lavoro, il tassista ecc.
     A questo mi riferisco, Il personaggio doveva essere interpretato da una bella donna che giustificasse tutti gli spasimanti, sarebbe stato più logico, è un’incongruenza e ripeto non mi spiego il perchè della scelta di questa attrice, peraltro neanche brava.

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     • Stefania / 27 Ottobre 2020

       @sergiod: commento buonista? Ma no, il politicamente scorretto è interessante, non si tratta di questo.
       Un pregiudizio è un pregiudizio (e la tua considerazione è un pregiudizio: una donna considerata poco attraente in base a determinati canoni estetici non può attirare l’interesse di più uomini). Ma non ti sto facendo “processi”, eh, sia beninteso. Proprio perché lo scopo del pubblicare e commentare recensioni è discutere (si spera in maniera costruttiva 🙂 ), ho solo provato a farti vedere la cosa da un altro punto di vista. Poi, ouh, pace.
       Pensi che sia curioso il fatto che la donna che viene stuprata sia un personaggio strano, perché non è attraente e che, nonostante questo, catturi l’interesse di diversi uomini. Invece, è proprio in virtù del suo aspetto, che, oggettivamente, non risponde a determinati canoni di bellezza, che quella donna, nel corso della sua vita, attira uomini differenti, per differenti motivi. Può sembrare fragile, ispirando senso di sopraffazione, trasmettendo debolezza o, al contrario, suscitando il desiderio di proteggerla.
       Ripeto: la terza stagione di Broadchurch parla (o prova a parlare) della cecità della violenza.
       Poi, non discuto sul fatto che certe scelte narrative possano sembrare forzate (secondo me, il vero problema non è che gli uomini si interessino a “quella” donna, ma che tutti si interessino alla stessa donna, ma è il guaio di aver ambientato una storia di questo tipo in una comunità così piccola) e che, artisticamente, non ti sia piaciuta la performance dell’attrice, anzi, per dirti la verità, non è piaciuta neanche a me (ma, forse, a parte la coppia Colman-Tennant e Jodie Whittaker, non mi ha convinto molto nessun altro attore, in questa serie, e, per me, la terza stagione è proprio da dimenticare).

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