Recensione su Black Mirror

/ 20118.4618 voti
serie tvBlack Mirror
Creata da:

Ho paura per quanto è realistica. / 29 Gennaio 2015 in Black Mirror

Voto puntate:
PRIMA STAGIONE -Puntata 1: voto 9
-Puntata 2: voto 10
-Puntata 3: voto 8

SECONDA STAGIONE -Puntata 1: voto 8
-Puntata 2: voto 10
-Puntata 3: voto 8

-Puntata speciale natalizia: voto 10

TERZA STAGIONE: -Puntata 1: voto 9
-Puntata 2: voto 8
-Puntata 3: voto 9
-Puntata 4: voto 8
-Puntata 5: voto 7
-Puntata 6: voto 8

Serie praticamente perfetta, di come la tecnologia ci ucciderà e ci sta già uccidendo tutt’oggi. Capolavoro.

11 commenti

  1. emiliailim3 / 29 Gennaio 2015

    Sei una delle poche persone ad aver dato un voto così alto all’episodio White Bear. È il mio preferito insieme a 15 Million Merits, ma spesso è stato definito come il più inconsistente…
    Tanto per sapere, anche tu hai notato dei collegamenti tra un episodio e l’altro?

  2. inchiostro nero / 30 Gennaio 2015

    Concordo, 15 Millions of Merits e White Bear incarnano l’essenza di Black Mirror, con una maggiore enfasi e crudeltà rispetto agli altri episodi, anche se quelli più amati dalla critica e da una gran parte di pubblico sono The Entire History of You, e Be Right Back.
    Per quanto riguarda i collegamenti, White Bear e lo speciale natalizio, rimarcano appieno lo stesso argomento, in una sorta di allucinante ritratto della realtà.

  3. emiliailim3 / 31 Gennaio 2015

    @inchiostro-nero Infatti, The Entire History of You e Be Right Back sono gli episodi più eleganti, con una trama più lineare e meno disturbanti secondo me, perché sembra ancora presente una “scelta”, come se i personaggi o la società in generale non fossero del tutto irrecuperabili (cosa che assolutamente non accade 15 Million e White Bear).

    Riguardo ai collegamenti: ho visto di recente lo speciale natalizio, oltre al tema che è lo stesso dell’episodio White Bear, ho notato che quando il protagonista fa zapping, vede uno spezzone dell'”X-Factor” di 15 Million! Così ho cominciato a pensare, ed effettivamente il Grain dell’episodio The Entire Story of You è molto simile alle Z-Lents sempre dell’episodio natalizio…

    Quindi non riesco a capire se sono dei giochi messi lì dagli autori oppure tutti gli episodi di Black Mirror convivono nello stesso universo, anche se in periodi differenti (ma questa ammetto che potrebbe essere una teoria azzardata, lungi da me voler creare una “Pixar Theory” per questa serie!)

    • inchiostro nero / 31 Gennaio 2015

      @emiliailim3 Non credo affatto che sia una teoria azzardata, in quanto ogni riferimento ( sempre a mio avviso ) è voluto, come a voler rimarcare una certa continuità fra un episodio e l’altro. Le invenzioni, le tecnologie volte al completo annullamento della realtà , fungono da deterrente per una determinata serie di azioni, incidendo poi su ogni stile di vita. Le Z-Lents dell’episodio natalizio non sono che un’evoluzione del Grain di The Entire Story of You, e rappresentano non solo una nuova forma di apatia e dispatia virtuale, ma anche una sorta di punizione ”sociale”, che trova in White Bear il suo picco.

  4. mark renton / 2 Febbraio 2015

    D’accordo in tutto con voi. Tra l’altro nello speciale natalizio viene riproposta anche la canzone “Anyone Who Knows What Love Is” che viene cantata dalla tizia che poi girerà il porno in 15 Milioni di celebrità.
    Comunque l’episodio che preferisco è proprio Orso Bianco: troppo attuale, dall’inizio alla fine un delirio angosciante e tristissimo allo stesso tempo. Non so proprio perché la critica non lo metta tra i migliori episodi.

  5. Stefania / 3 Febbraio 2015

    Non avevo mai riflettuto sul fatto che i vari episodi potessero essere legati tra loro, se non in base all’indefinita collocazione futuribile.
    Si tratta di un’ipotesi interessante che, pur restando nell’alveo delle teorie, permette di guardare la serie da un altro punto di vista.

    Dato che sono state espresse preferenze in merito ai migliori episodi, io mi permetto di dire quale mi sia piaciuto meno: “The Waldo Moment” mi ha lasciato abbastanza indifferente. Forse che è troppo attinente ad una realtà già in atto?

  6. mark renton / 3 Febbraio 2015

    @Stefania oggettivamente (anche a livello ritmico e di conivolgimento) The Waldo moment è la puntata meno bella (per me è comunque un piccolo gioiellino) ma dopo aver visto le altre puntate si perde un po’ di tono con quest’ultima.
    Come dici tu, la tematica probabilmente è fin troppo attuale (come anche nel primo episodio Messaggio al primo Ministro, in cui viene ripreso il tema della politica) , ma comunque è un gran bello episodio anche questo.

  7. emiliailim3 / 4 Febbraio 2015

    @Stefania Secondo me il problema di The Waldo Moment non è tanto l’essere fin troppo attuale (perché, come diceva @mark-renton , anche il primo episodio lo è), ma è stata l’incapacità di creare un episodio che effettivamente centrasse con la tematica della tecnologia! Non c’è stata nessuna riflessione sui social network, sulla popolarità su internet, sul populismo mediatico… se avessero scambiato l’immagine digitale di Waldo con un cartonato l’effetto finale sarebbe stato lo stesso.

    • Stefania / 4 Febbraio 2015

      @emiliailim3: beh, il populismo mediatico c’è 🙂 Waldo dice e fa sullo schermo ciò che chi lo guarda da casa vorrebbe dire e fare. Però, sì, manca la tecnologia futuribile, la distopia vera e propria ed è per questo, credo, oltre che per l’aderenza a fatti che ci toccano da presso (il comico che entra in politica, ecco a cosa mi riferisco quando parlo di “attualità”), che quella sia la puntata che mi è piaciuta meno, finora.

  8. sempreassurda / 4 Febbraio 2015

    Super puntata natalizia! Spero che qualcuno stia già lavorando sulle z-lents e la relativa possibilità di bloccare una persona poco gradita

  9. inchiostro nero / 4 Febbraio 2015

    The Waldo Moment chiude la parentesi fantapolitica aperta in The National Anthem, ma se nel primo assistiamo a una provocazione che sa di denuncia, nel secondo vi è una sorta di massificazione del concetto, come a volerlo inglobare in un sistema corrotto, dal quale non può essere escluso. E il rimando ad un tipo di cultura ordinaria, che predilige la volgarità, che affronta i problemi ricorrendo alla violenza ( sia verbale che fisica ) è così forte che si tende ad allontanarsi, per sfuggire ad un tipo di catalogazione che ha chiari intenti speculativi.
    Ma come ha ben scritto @Stefania, è un episodio che ritrae una realtà troppo vicina, che aderisce fin troppo alla nostra quotidianità.
    Occorre però anche dire @emiliailim3 , che in The Waldo Moment la tecnologia è un mezzo, non il tema centrale, che negli altri episodi invece ha fortemente caratterizzato le personalità e le individualità dei protagonisti, tanto da suscitare una forte empatia nei loro confronti.
    Nello speciale natalizio si è tornati a toccare quelle corde, quelle vibranti emozioni in grado di far provare quella paura descritta nella recensione di @kakihara, che in The Waldo Moment sembra mancare.

Lascia un commento