Alice in borderland

Serie televisiva nipponica distopica geniale!
Arisu, appassionato di video giochi, viene catapultato con due suoi amici in una realtà parallela in cui Tokio è totalmente desolata. Dovrà, per sopravvivere affrontare dei giochi particolarmente violenti.
Un intreccio assai riuscito con la solita domanda che viene anche a noi spettatori: chi c’è dietro tutto questo?
Particolare, originale, ovviamente un tantino violento ma veramente riuscito.
Bravissimo il protagonista.
Prima stagione da un anno ormai in Italia. Stiamo aspettando la seconda incrociando le dita che sia alla stessa altezza della prima.
Per gli amanti del genere thriller non si può perdere.
Ad maiora!
#filmaximo

Divorata in meno di un giorno, Alice in Borderland, già si sa, ha il titolo che trae ispirazione da “Alice in wonderland”, anche nella tessitura dei personaggi e le loro caratteristiche.
Ma c’è molto di più: c’è l’idea di base di Hunger Games, con le prove per la sopravvivenza, che ricordano anche le trappole di Saw e The Cube, le varie “prove” e l’obiettivo di trovare il Game Master, un po’ come in Maze Runner. Il tutto in un mondo distopico che abbiamo visto in molte occasioni, da The Walking Dead a Io Sono Leggenda, solo per citarne alcuni.
E anche se questo puó sembrare un deja vu, invece non è altro che la trasposizione in serie tv di un noto manga giapponese, che in Oriente ha spopolato sulla piattaforma di Netflix.
Molto riuscita e avvincente (i primi 3 episodi davvero belli!), non vedo l’ora di seguire le vicende di Arisu e i suoi amici nella prossima stagione!
7/10.

Una serie decisamente fuori dall’ordinario (almeno per me). Va presa con estrema leggerezza, senza porsi troppe domande.
Alcuni concetti sono estremamente interessanti, e forse avrebbero meritato maggior attenzione.
Attori buffissimi : sembrano dei manga che sono usciti dallo schermo e si sono umanizzati.
Vedremo la seconda stagione…ma ribadisco il concetto: va presa con mooolta leggerezza