Carla Gravina: Biografia completa, filmografia completa, scheda Attrice

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Gli esordi dell’attrice Carla Gravina

Carla Gravina è un’attrice italiana.
Figlia di un colonnello dell’esercito italiano, la Gravina esordisce nel mondo del cinema appena quindicenne, nel film “Guendalina” (1957) di Alberto Lattuada, con un piccolo ruolo.
La notorietà arriva poco dopo, grazie al film “I soliti ignoti” (1958) di Mario Monicelli, con Vittorio Gassman e Marcello Mastroianni.
In breve tempo, la Gravina diventa un volto noto del cinema e della televisione italiana.

I migliori sceneggiati Rai con Carla Gravina

A partire dalla fine degli anni Cinquanta, per la Rai, recita in molti sceneggiati televisivi e film tv: “Padri e figli” (1958); “Sabrina” (1963); “Il giocatore” (1965); “Il padrone del villaggio” (1965); “Scaramouche” (1965); “Le baruffe chiozzotte” (1967); “I fratelli Karamazov” (1969); “Il segno del comando” (1971); “Madame Bovary” (1978); “Quasi davvero” (1978); “Nella vita di Sylvia Plath” (1979).
L’ultimo film per la televisione con Carla Gravina risale al 1998, “Come quando fuori piove”.

I migliori film di Carla Gravina

La carriera cinematografica di Carla Gravina comprende una quarantina di film diretti da famosi registi, interpretati al fianco di noti attori: “Primo amore” (1959) di Mario Camerini; “Esterina” (1959) di Carlo Lizzani, per cui ottiene una menzione speciale alla Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia; “Jovanka e le altre” (1960) di Martin Ritt, con Silvana Mangano e Jeanne Moreau; “Tutti a casa” (1960) di Luigi Comencini, con Alberto Sordi; “Un giorno da leoni” (1961) di Nanni Loy, con Renato Salvatori e Tomas Milian; “Cuore di mamma” (1969) di Salvatore Samperi, con Philippe Leroy; “Senza movente” (1971) di Philippe Labro, con Jean-Louis Trintignant; “Alfredo Alfredo” (1972) di Pietro Germi, con Stefania Sandrelli e Dustin Hoffman; “Tony Arzenta” (1973) di Duccio Tessari, con Alain Delon; “L’idolo della città” (1973) di Yves Robert, ancora con Mastroianni; “L’anticristo” (1974) di Alberto De Martino; “La terrazza” (1980) di Ettore Scola, grazie a cui vince il premio come miglior attrice non protagonista al Festival di Cannes; “I giorni del commissario Ambrosio” (1988) di Sergio Corbucci, con Ugo Tognazzi.
L’ultimo film di Carla Gravina è “Il lungo silenzio” (1993) di Margarethe von Trotta, per cui ottiene nomination come miglior attrice ai David di Donatello e agli European Film Award.

I film con Gian Maria Volonté

Negli anni Sessanta, la Gravina intreccia una relazione personale e artistica con il collega Gian Maria Volonté.
Dal rapporto tra la Gravina e Volonté, nasce Giovanna (1961), che assume il cognome della madre, perché, all’epoca, il padre è già sposato. Lo scandalo costa alla Gravina la rottura di importanti contratti lavorativi. Volonté e la Gravina lavorano insieme in diverse occasioni: lo sceneggiato Rai “Caravaggio” (1967) diretto da Silverio Blasi; “Quién sabe?” (1967) di Damiano Damiani; “I sette fratelli Cervi” (1968) di Gianni Puccini; “Banditi a Milano” (1968) ancora di Lizzani.

Luogo di nascita: Gemona del Friuli, Friuli Venezia Giulia, Italy
Data di nascita: 05/08/1941

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