Mariangela Melato: Biografia completa, filmografia completa, scheda Attrice

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Mariangela Melato, una grande attrice italiana

Mariangela Melato è stata un’attrice italiana di cinema, teatro e televisione.
Nata a Milano, figlia di un poliziotto e di una sarta, fin da piccola, la Melato studia pittura all’Accademia di Brera, disegnando poster e lavorando come vetrinista presso La Rinascente per pagare le lezioni di recitazione con Esperia Sperani.

La Melato e l’amore per il teatro

La Melato inizia la sua carriera teatrale nel 1960, entrando nella compagnia teatrale di Fantasio Piccoli e debuttando come attrice nella commedia “Binario cieco”. Dal 1963 al 1965, lavora con Dario Fo a “Settimo: ruba un po’ meno” e “La colpa è sempre del diavolo”. Poi, nel 1967 collabora a teatro con Luchino Visconti ne “La suora di Monza”. Nel 1968, la sua ultima svolta teatrale con “Orlando furioso” di Luca Ronconi.
Nel corso della sua carriera, il teatro resta una costante e la Melato continua a lavorare alacremente sul palco, riscuotendo ampi consensi di pubblico e critica (“Medea” di Giancarlo Sepe, 1986; “Un tram che si chiama desiderio” di Elio De Capitani, 1994; “Sola me ne vo…”, 2007; “L’anima buona del Sezuan”, 2008).

I migliori film di Mariangela Melato: i successi degli anni Settanta

Nel 1970, debutta ufficialmente nel mondo del cinema con il film horror “Thomas e gli indemoniati” di un pressoché esordiente Pupi Avati.
Negli anni Settanta, la Melato viene diretta da importanti registi e ottiene grandi successi: “Basta guardarla” (1970) di Luciano Salce; “Per grazia ricevuta” (1971) di e con Nino Manfredi; “La classe operaia va in paradiso” (1971), Nastro d’Argento come miglior attrice, e “Todo modo” (1976) di Elio Petri, entrambi con Gian Maria Volonté; “Lo chiameremo Andrea” (1972) di Vittorio De Sica, ancora con Manfredi; “La poliziotta” (1974) di Steno, per cui ottiene il primo David di Donatello come miglior attrice; il film a episodi “Di che segno sei?” (1975) di Sergio Corbucci, dove si esibisce in balera con Adriano Celentano; “Caro Michele” (1976) di Mario Monicelli, per cui riceve un David e un Nastro d’Argento come miglior attrice; “Casotto” (1977) di Sergio Citti; “Il gatto” (1977) di Luigi Comencini, con Ugo Tognazzi, per cui ottiene un David come miglior attrice condiviso con Sophia Loren, protagonista del film “Una giornata particolare” di Ettore Scola; “Dimenticare Venezia” (1979) di Franco Brusati, con cui vince un altro Nastro d’Argento.

L’amicizia e i film con Lina Wertmüller e Giancarlo Giannini

In questi anni, inizia l’amicizia e la proficua collaborazione artistica con la regista Lina Wertmüller e il collega Giancarlo Giannini.
Il trio realizza alcuni dei film che hanno segnato indelebilmente le rispettive filmografie: “Mimì metallurgico ferito nell’onore” (1972), per cui vince il Nastro d’Argento come miglior protagonista femminile; “Film d’amore e d’anarchia, ovvero ‘stamattina alle 10 in via dei Fiori nella nota casa di tolleranza…'” (1973); “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto” (1974).
Diretta dalla Wertmüller, la Melato ha recitato anche in “Notte d’estate con profilo greco, occhi a mandorla e odore di basilico” (1986), con Michele Placido e Roberto Herlitzka.

Gli ultimi film della Melato e i premi onorari

La Melato lavora alacremente al cinema anche negli anni Ottanta e Novanta: “Il pap’occhio” (1980) di Renzo Arbore, suo compagno per molti anni; “Flash Gordon” (1980) di Mike Hodges; “Aiutami a sognare” (1981), ancora di Avati, ultimo David regolare della sua carriera e nuovo Nastro d’Argento; “Bello mio bellezza mia” (1982) di Corbucci, con Giannini; “Il petomane” (1983) di Pasquale Festa Campanile, ancora con Tognazzi; “Figlio mio, infinitamente caro… ” (1985) di Valentino Orsini, con Ben Gazzara e Sergio Rubini; “Mortacci” (1989), ancora di Citti, con Vittorio Gassman; “La fine è nota” (1993) di Cristina Comencini; “Panni sporchi” (1999) di Monicelli.
Negli anni Duemila, la Melato gira i suoi ultimi film per il cinema: “L’amore ritorna” (2004) di Sergio Rubini, con Fabrizio Bentivoglio e Margherita Buy; “Vieni via con me” (2005) di Carlo Ventura.
Nel 2004, presta la sua inconfondibile voce ad Annette Bening, doppiando la collega statunitense nella versione italiana del film “La diva Julia” e vincendo un premio speciale al festival nazionale del doppiaggio Voci nell’ombra.
Durante la sua carriera, l’attrice riceve diversi David onorari e speciali: nel 1974, per la sua interpretazione nei film “La classe operaia…” e “Mimì metallurgico…”; nel 1984, condivide un premio dedicato ai vincitori del maggior numero di riconoscimenti condiviso con i colleghi Vittorio Gassman, Sophia Loren, Nino Manfredi, Alberto Sordi e Monica Vitti; nel 1986, riceve il premio collaterale Medaglia d’Oro della città di Roma; nel 2000, ottiene un Piatto d’Oro.

Gli ultimi lavori in tv e la morte

Durante la sua carriera, la Melato lavora spesso in televisione in fiction e film tv: “Mosè, la legge del deserto” (1974); “Anna dei miracoli” (1990) di Sepe; “Una vita in gioco” (1991) di Franco Giraldi e “Una vita in gioco 2” (1992) di Giuseppe Bertolucci; “Il cinese” (1992) con Charles Aznavour; “L’avvocato delle donne” (1997); “Rebecca, la prima moglie” (2008) di Riccardo Milani.
Gli ultimi film per la televisione di Mariangela Melato sono adattamenti teatrali: “Filumena Marturano” (2010) con Massimo Ranieri e “Sola me ne vo…” (2013) con Giannini.
La Melato, ammalata da tempo, muore a 71 anni, nel 2013, per un tumore al pancreas.

Luogo di nascita: Milan, Lombardy, Italy
Data di nascita: 18/09/1941
Data di morte: 11/01/2013

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