Alida Valli: Biografia completa, filmografia completa, scheda Attrice

Female

Breve biografia dell’attrice Alida Valli

Alida Maria Altenburger von Marckenstein und Frauenberg, meglio conosciuta come Alida Valli, è stata un’attrice italiana di cinema, teatro e televisione.
Nasce a Pola, nell’Istria ancora italiana, da padre professore di filosofia e madre pianista.
Interessata alla recitazione fin da bambina, ancora adolescente Alida Altenburger si trasferisce a Roma, dove frequenta il Centro Sperimentale di Cinematografia.
Inizia a lavorare nel mondo del cinema nella metà degli anni Trenta, ottenendo piccoli ruoli in film italiani, soprattutto commedie romantiche.

I primi film di Alida Valli

Poco tempo dopo, cambia assume il nome d’arte di Alida Valli. Nel 1939, è la protagonista del film “Mille lire al mese” di Max Neufeld.
Da quel momento, la Valli, dotata di grande intensità interpretativa e notevole presenza scenica, diventa un nome famoso e ricorrente nei cast e sulle locandine cinematografiche e viene diretta da importanti registi italiani: “Manon Lescaut” (1940) e “Le due orfanelle” (1942) di Carmine Gallone; “Piccolo mondo antico” (1940) e “Eugenia Grandet” (1946) di Mario Soldati, per cui vince un Nastro d’Argento come miglior attrice; “Ore 9: Lezione di chimica” (1941) di Mario Mattoli; “I pagliacci” (1943) di Giuseppe Fatigati.

L’esperienza a Hollywood: i film americani con Alida Valli

Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, Hollywood la chiama e il produttore David O. Selznick pone la Valli sotto contratto. Il primo film americano di Alida Valli è “Il caso Paradine” (1947) di Alfred Hitchcock, con Gregory Peck. Seguono: “Il miracolo delle campane” (1948) di Irving Pichel, con Fred MacMurray e Frank Sinatra; “Il terzo uomo” (1949) di Carol Reed, con Orson Welles e Joseph Cotton; “Ormai ti amo” (1950) di Robert Stevenson, ancora con Cotten.
La Valli diventa famosa in tutto il mondo semplicemente come Valli.

I migliori film di Alida Valli: da “Senso” a “Edipo Re”

Torna in Europa. Riprende a lavorare in Italia, ma viene diretta anche da registi francesi e realizza anche alcune produzioni cinematografiche e televisive in lingua spagnola: “I miracoli non si ripetono” (1951) di Yves Allégret; “Senso” (1954) di Luchino Visconti; “Il grido” (1957) di Michelangelo Antonioni; “La diga sul Pacifico” (1957) di René Clémént, con Silvana Mangano e Anthony Perkins, per cui riceve una candidatura ai Nastri d’Argento come attrice non protagonista; “La grande strada azzurra” (1957) di Gillo Pontecorvo, con Yves Montand; “Occhi senza volto” (1960) di Georges Franju; “I dialoghi delle Carmelitane” (1960) di Philippe Agostini e Raymond Leopold Bruckberger; “L’inverno ti farà tornare” (1961) di Henri Colpi, con Georges Wilson; “Al otro lado de la ciudad” (1962) di Alfonso Balcázar; “El hombre de papel” (1963) di Ismael Rodríguez, per cui riceve una nomination ai Golden Globe; “Edipo Re” (1967) di Pier Paolo Pasolini.

Una nuova fase della filmografia di Alida Valli e i film con i Bertolucci, Dario Argento, Ponzi

Negli anni Settanta, insieme a una intensa carriera teatrale, inizia una nuova fase della filmografia di Alida Valli. La famosa attrice inizia a lavorare anche con giovani registi italiani. A questo periodo, corrispondono film molto eterogenei, per temi e generi: “Strategia del ragno” (1970), “Novecento” (1976), altra candidatura ai Nastri d’Argento come non protagonista, e”La luna” (1979) di Bernardo Bertolucci; “L’occhio nel labirinto” (1972) di Mario Caiano; “La prima notte di quiete” (1972) di Valerio Zurlini, con Alain Delon; “Lisa e il diavolo” (1973) e “La casa dell’esorcismo” (1976) di Mario Bava; “L’anticristo” (1974) di Alberto De Martino, con Carla Gravina; “Un’orchidea rosso sangue” (1974) di Patrice Chéreau, con Charlotte Rampling; “Il caso Raoul” (1975) di Maurizio Ponzi; “Suspiria” (1977) e “Inferno” (1980) di Dario Argento; “Berlinguer ti voglio bene” (1977) di Giuseppe Bertolucci, con Roberto Benigni.

Le serie tv più famose e gli ultimi film di Alida Valli

Negli anni Ottanta, la Valli lavora molto in televisione: “L’eredità della Priora” (1980); “La casa rossa” (1981); “Quell’antico amore” (1981-1982); “Piccolo mondo antico” (1983); “La ragazza dell’addio” (1984).
Tra i film di questo periodo, ricordiamo “La caduta degli angeli ribelli” (1981) di Marco Tullio Giordana, che le vale un David di Donatello come miglior attrice, e “Segreti segreti” (1985), ancora di Giuseppe Bertolucci, con Lina Sastri e Mariangela Melato.
Nel decennio successivo, la Valli continua a lavorare al cinema e in tv: “La bocca” (1990) di Luca Verdone; “Zitti e Mosca” (1991) di Alessandro Benvenuti; “Il lungo silenzio” (1993) di Margarethe von Trotta, ancora con Carla Gravina.
Tra gli ultimi film di Alida Valli, ricordiamo “Un mese al lago” (1995) di John Irvin, con Uma Thurman e Vanessa Redgrave, “Il dolce rumore della vita” (1999) e “L’amore probabilmente” (2001), ancora di Giuseppe Bertolucci.

I premi alla carriera di Alida Valli

Ai David di Donatello 1991, Alida Valli riceve una nomination come miglior attrice non protagonista, per il film “La bocca”, e viene insignita del David alla Carriera.
Nel 1997, nel corso della Mostra del Cinema di Venezia, le viene consegnato il Leone d’Oro alla carriera.

Alida Valli: matrimonio, figli e vita privata

Nel 1944, Alida Valli sposa il musicista e compositore Oscar De Mejo, da cui si separa nel 1952, senza mai divorziare. Dal matrimonio, nascono due figli: Carlo (1945-2015), anch’egli attore, e Lorenzo, detto Larry.
Negli anni Cinquanta, l’attrice inizia una relazione con il musicista e compositore di colonne sonore cinematografiche Piero Piccioni che termina dopo qualche anno. La Valli testimonia a favore di Piccioni, nel corso delle indagini relative a un fatto di cronaca nera conosciuto come il caso Wilma Montesi.

Luogo di nascita: Pola, Istria, Italy [now Pula, Istria, Croatia]
Data di nascita: 31/05/1921
Data di morte: 22/04/2006

Lascia un commento